Claudio Bellucci (Roma, 31 maggio 1975) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Inizi di carriera
Cresciuto nelle giovanili della Lodigiani[1], ha iniziato la sua carriera professionistica nella Sampdoria, facendo l’esordio in Serie A con la squadra blucerchiata nella stagione 1993-1994 a 18 anni.
Nella stagione 1994-1995 passa in prestito al Fiorenzuola, club militante in Serie C1.
Il romano in 7 presenze andrà a segno 3 volte. La sua avventura con questa squadra dura pochi mesi, poiché nell’ottobre del 1994 viene richiamato dalla Sampdoria a causa del grave infortunio occorso a Mauro Bertarelli[2][3].
Rientra a casa madre
Bellucci gioca il resto della stagione con i blucerchiati, mettendo a segno 2 gol in 21 presenze complessive.
Debutta anche in Coppa delle Coppe, in occasione di Sampdoria-Porto (0-1) del 2 marzo 1995[3]; soprattutto, nella manifestazione europea mette a segno una doppietta contro l’Arsenal nella semifinale di ritorno del successivo 20 aprile, tuttavia inutile ai fini del passaggio del turno dato che i blucerchiati perderanno ai tiri di rigore[1][4].
Nella stagione 1995-1996 è poco impiegato, chiuso dai compagni di reparto Mancini, Chiesa e Maniero, e nel 1996 scende di categoria trasferendosi in prestito al Venezia in Serie B[5].
Con i lagunari nella stagione 1996-1997 mette a segno 20 reti in 33 presenze di campionato, risultando vice-capocannoniere dietro Davide Dionigi.
Sotto il vesuvio più flop che top
Il Napoli l’acquista in comproprietà dalla Samp[6] nella stagione seguente, che vede la squadra retrocedere tra i cadetti; segna 10 reti andando per la prima volta in doppia cifra nella massima serie.
Riscattato dai partenopei[7], disputa altre due stagioni nella serie cadetta con il Napoli, nelle quali viene condizionato da un lungo infortunio[5].
Segnerà 12 gol complessivi (6 nella stagione 1998-1999 e altrettanti nella stagione 1999-2000), contribuendo alla promozione in Serie A nel 2000.
Nella stagione 2000-2001 la società partenopea retrocede nuovamente in Serie B, e Bellucci mette a segno 2 reti in 18 presenze: sia l’allenatore Zdeněk Zeman che il collega Emiliano Mondonico non gli daranno spazio, preferendo a lui giocatori come Edmundo[1].
Al di là della prima stagione non espresse mai tutto il suo valore Tecnicamente valido ma fragile fisicamente e caraterialmente non convinse del tutto almeno nelle ultime stagione dove, però fu pure sfortunato.
L’avventura a Bologna
Dopo quattro anni passati con la casacca napoletana, nel 2001 si trasferisce a parametro zero al Bologna[8].
Nelle prime stagioni con la maglia rossoblu l’attaccante romano trova poco spazio[5], chiuso nel suo ruolo da Giuseppe Signori.
Diventa titolare in seguito alla retrocessione in Serie B nel 2005: nella stagione 2005-2006 è vice-capocannoniere della serie cadetta dietro a Cristian Bucchi del Modena, e si conferma nella stagione successiva dietro allo juventino Alessandro Del Piero, siglando 19 reti. Nella sua ultima annata a Bologna indossa anche la fascia di capitano[9].
Il ritorno alla Sampdoria
Nel giugno del 2007, in scadenza con il Bologna[9] firma con la Sampdoria, tornando a giocare nella squadra che lo aveva fatto esordire nella massima divisione tredici anni prima[10].
Nella stagione 2007-2008 riesce a segnare 12 gol in campionato e uno in Coppa UEFA, il 20 settembre 2007 in occasione di Sampdoria-Aalborg (2-2)[11].
La stagione viene condizionata da due seri infortuni.
Il 24 febbraio 2008, in occasione della partita contro l’Inter, si infortuna al menisco[12], rientrando a soli 13 giorni di distanza nella ripresa della partita Sampdoria-Catania e segnando il gol del 3-1 finale[13].
Domenica 11 maggio, nella partita Palermo–Sampdoria, subisce un altro infortunio, questa volta più grave: rottura del tendine d’achille del piede destro[13].
Nella stagione successiva viene nuovamente tormentato da problemi fisici, questa volta al ginocchio[14]: il 30 marzo viene operato ad Anversa dal professor Marc Martens per una lesione osteocondale del ginocchio sinistro[15].
Livorno e Modena
Il 20 gennaio 2010 si trasferisce al Livorno[16] con il quale esordisce il 31 gennaio a San Siro contro il Milan, fornendo anche un assist per il gol del definitivo pareggio di Cristiano Lucarelli.
A fine stagione, dopo la retrocessione dei labronici, rimane svincolato, e il 10 settembre 2010 viene ufficializzato il suo tesseramento da parte del Modena[17][18].
L’esperienza modenese viene condizionata da un’ulcera gastrica, che lo colpisce a fine 2010 consentendone il rientro in squadra solo nell’aprile successivo[19].
Nazionale
Bellucci è stato convocato nelle Nazionali giovanili 11 volte; ha giocato 6 partite nell’Italia Under-21 segnando 2 gol.
Pubblicato da Pasquale Spera
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Giornalista