Ancora il tecnico partenopeo Gennaro Gattuso al centro della bufera. L’allenatore del Napoli è argomento di intense discussione ai microfoni di Radio Marte Voce di Popolo, programma condotto da Raffaele Auriemma e Andrea Falco, dove è intervenuto un grande amico nonché ex agente di Ringhio, Andrea D’Amico. Il procuratore veneto ha espresso pareri sul tecnico azzurro e sulle voci che lo vedono lontano da Napoli.

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Colpe non solo a Gattuso

“Sono dispiaciuto per il momento del Napoli, spero che si risolva presto, è una bella squadra. TotoAllenatore? Difficile da risolvere la questione. Quello che posso dirvi è che Rino fa il suo lavoro, De Laurentiis può chiamare chi vuole, non sta a noi deciderlo. Gioco del Napoli? Io non attribuirei sempre la colpa al tecnico. Gli azzurri hanno alternato grandi prestazioni e ottimo gioco a partite sfortunate. Gattuso delegittimato? No, le voci che riferiscono delle pressioni di AdL su Rino possono essere vere o no, ma Gennaro non è assolutamente delegittimato”.

Poi ancora alcune osservazioni da parte di D’Amico: “Rino non ha bisogno di sapere se è legittimato o meno. È consapevole delle sue qualità e potenzialità. L’ho sentito ed è tranquillo. Quella di chiedere le sue dimissioni mi sembra una scelta esagerata. Guardate il Milan dello scorso anno: sembrava dovessero andare via tutti, dal portiere a Maldini, così non è stato e sappiamo i rossoneri adesso come stanno”.

“Di sicuro il presidente deve prendere una decisione, ma posso garantire che Rino è concentrato sui prossimi impegni. Rinnovo? Calma, anche se potrebbe essere un segnale. Non faccio l’avvocato difensore di Rino, sia ben chiaro. Sono solo consapevole della sua forza, conoscendolo. Quando gli gira male si incazza, ma continua sempre a lavorare con estremo impegno”, chiudendo il discorso Gattuso.

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La situazione del centravanti

Poi qualche riflessione su Victor Osimhen, suo assistito: “Victor sta bene, altrimenti non avrebbe giocato a Verona. Una cosa però è certa: deve finire il recupero, e deve avvenire in tranquillità. Non è facile giocare in queste condizioni, di ritorno da Covid e infortunio, non è al top della forma e questo è certo. C’è bisogno di pazienza e un po’ più di tolleranza sul ragazzo”.

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