Al termine dell’amichevole con la Pro Vercelli, Luciano Spalletti è apparso abbastanza contrariato per l’infortunio accorso a Diego Demme. Al contempo, il tecnico di Certaldo ritiene di aver tratto conclusioni importanti dal test match con i piemontesi, tanto da giudicarlo comunque positivamente.

Abbiamo fatto una partita molto buona, i calciatori sono stati attenti a ciò che dovevamo sviluppare, li abbiamo presi scappando di squadra, secondo me i ragazzi hanno fatto anche buone trame, creando situazioni importanti. Il fatto che manchino molti giocatori affaticati è per non rischiare, siamo andati per la nostra strada col lavoro, non abbiamo riposato ieri o l’altro ieri. Sono contento dei comportamenti...”.

Spalletti non nega quanto l’infortunio di Demme l’abbia messo di malumore.

L’unica nota negativa. Ci dà fastidio, ci rompe le scatole, ha preso questa botta, bisogna essere cauti e aspettare gli approfondimenti guardando per bene. Perché lui ha dolore, ma nutriamo fiducia…“.

Osimhen attaccante completo

Per sconfiggere la Pro Vercelli è bastato un colpo di testa di Osimhen. A Spalletti si illuminano gli occhi parlando del centravanti nigeriano. 

Lui va anche da solo, a campo aperto. E’ ovunque, l’essere sempre disponibile ad ogni azione è una caratteristica importante. Questo a volte gli fa perdere qualità e lo porta a commettere qualche errore, ma ha qualità per trasformare ogni azione in un’occasione da gol. E’ un giocatore importante. Un attaccante completo. Ogni tanto fa qualche errore, ma ha giocato una buona partita...”.

Le catene a Koulibaly

L’allenatore toscano ha parlato anche del futuro di Koulibaly.

“Non ho mai allenato un calciatore e un uomo forte come lui. Se resta con noi sono l’uomo più felice del mondo. Lo vorrei sempre con me, sia come calciatore che come uomo…”.

Poi ha precisato: “Io mi incateno per tutti. A me piace questa squadra qui. Se resta così sono il più felice nel Napoli. Se no poi si dice mi incateno per uno, non per un altro...”.

Spalletti non vuole esaltare qualcuno rispetto agli altri. Il gruppo conta sempre più dei singoli: “Le qualità umane sono tantissime. Sono amici fuori dal campo, si aiutano sempre, sono anche convinti di essere forti dopo che io avevo messo in dubbio questo. C’è da migliorare qualcosa, ma vanno a tutta forza per il Napoli. Questa è una maglia che dobbiamo imparare ad indossare anche quando non c’è la partita, Napoli vuole questo dal Napoli…“.

Il messaggio a DeLa

Sugli incontri avuti in tutti questi giorni con Aurelio De Laurentiis, Lucianone è stato sin troppo chiaro: “Il nostro presidente sta attento a tutto, ha bisogno di mettere a posto delle situazioni, ma deve restare una squadra forte perché ce ne sono tante: sette del nostro livello e poi qualcuno viene sempre fuori e diventa la rompiscatole. Serve una rosa che tenga botta su tutte le competizioni, poi la Coppa d’Africa ci toglierà Osimhen e Koulibaly per 6-7 partite e noi vogliamo arrivare tra le prime quattro, non ci si nasconde!“.

Quello che abbiamo e ciò che manca

La fine del ritiro a Dimaro è l’occasione per fare un bilancio, seppur parziale, del Napoli attuale. Che tenga conto dei presenti e soprattutto di quelli che al momento, stanno godendosi gli ultimi scampoli di vacanza post Europeo. A tal proposito, Spalletti s’è espresso così: “Fabiàn Ruiz può giocare da tutte e due le parti, noi vogliamo una squadra che palleggia, poi dipende anche dagli avversari, se si buttano addosso sulla costruzione e se devi mettere gli uomini negli interspazio, perciò si parla di 4-2-3-1. Davanti alla difesa poi è chiaro non serve un portatore, ma uno che la fa viaggiare. Lobotka s’è adattato bene, da mezzala, poi dopo da play basso senza Demme. Vedo una crescita continua, è una conferma dell’idea che mi ero fatto. Mertens punta centrale o sotto punta, dove ha sempre giocato, lui è bravo lì, negli spazi stretti ad uscire, poi dipende dalla partita, da che sviluppo ha. A uno come Dries si trova sempre posto. Lozano preferisce giocare a destra, dall’altro lato è chiaro che può entrare ma ha fatto tanti gol anche da destra, cambiare troppo poi si fa un minestrone. Però con quelle caratteristiche può giocare da tutte le parti“.