Ad Appiano Gentile, Lautaro Martinez ha rilasciato una lunga intervista, rispondendo alle numerosissime domande durante la conferenza stampa di celebrazione del titolo Mondiale vinto con l’Argentina. Sullo sfondo della sala stampa della Pinetina campeggiava il messagio di benvenuto (“Bentornato a casa Lautaro Martinez Campione del mondo“) del club nerazzurro.

E proprio il Qatar è stata la base di partenza della confessione del Toro. “È stata un’emozione unica. La vittoria del Mondiale è il sogno più grande della mia carriera, quello che avevo dentro fin da bambino. Ora devo continuare a vincere, tutti i trofei che giocherò. E l’unico modo per riuscirci è lavorare ed entrare sempre in campo per vincere. Io lo faccio ogni giorno qui alla Pinetina…“.

Dall’album dei ricordi, Lautaro tira fuori tre immagini indimenticabili. “Il primo è stato la sconfitta contro l’Arabia, non per il risultato, ma per come abbiamo parlato tra di noi e abbiamo ripreso a lavorare con Scaloni. Poi il pareggio subito dell’Olanda dopo 10′ di recupero, perché in quel momento è uscita la forza del gruppo e abbiamo vinto ai rigori; il terzo è stato il rigore di Montiel che ci ha regalato la Coppa. Ora mi farò un tatuaggio con la Coppa...”.

SOGNO SCUDETTO

Accantonata momentaneamente la gioia Mondiale, è tempo di pensare alla ripresa del campionato. Secondo l’argentino la corsa scudetto è apertissima. “Non è finita ancora perché si è conclusa solo la prima parte della stagione e io credo nella rimonta. Ci aspetta una partita molto importante contro il Napoli. Dobbiamo fare una gara intelligente…“.

Mercoledì Lautaro vorrebbe scendere in campo, nonostante sia tornato da poco in Italia. “Dopo 10 giorni di riposo, mi sento bene. Se il mister mi sceglie, sono pronto per giocare. So che la squadra si è allenata bene anche in mia assenza, pure durante la tournée a Malta. Siamo tutti carichi e daremo tutti il massimo…“.  

Finale sulla cd. “Lula”, ovvero il tandem offensivo composto con Lukaku: “Romelu sta bene. Tutti e quattro noi attaccanti stiamo bene e poi sceglierà il mister che durante il Mondiale mi ha scritto e mi ha fatto i complimenti anche quando sono rientrato. La mia crescita nei quattro anni all’Inter? Tatticamente e tecnicamente sono molto migliorato. Ora voglio continuare a crescere anche in futuro. Voglio essere più maturo dentro il campo e fare le cose che servono per la squadra!”.

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