AMMUTINAMENTO NAPOLI – Carlo Ancelotti, in un’intervista rilasciata al programma “Universo Valdano”, è tornato a parlare della sua esperienza al Napoli, in cui si è soffermato su quanto accaduto il secondo anno che poi ha portato inevitabilmente alla decisione del presidente De Laurentiis di sollevarlo dalla panchina azzurra.
La risposta del tecnico di Reggiolo all’intervistatore incalza visti i tempi che si stanno ripercorrendo a Napoli. La squadra, dopo una scia inaspettata di risultati negativi, è stata mandata in ritiro come tre anni fa, anzi no, perché la società ha fatto dietrofront e “l’isolamento” completo dal mondo esterno si è trasformato in cene serali di discussione per la coesione del gruppo. Non è stato spiegato, ufficialmente, il motivo di tale cambio di direzione. Il ritiro è stato spesso adottato come mossa dalla società per motivare i giocatori in momenti di crisi di risultati, così come quello che ha portato al famoso ammutinamento del 2019. Ne ha parlato proprio in queste ore Carlo Ancelotti: “Nel secondo anno ho discusso con il club per un ritiro che loro volevano e io no. Nessun conflitto, non mi piace litigare”. Parole precise ma anche contenute quelle dell’allenatore italiano, che ha anche aggiunto parlando del Napoli: “È un buon club in Italia, con l’esigenza di arrivare tra le prime quattro”.
