E’ stata ridotta la pena inflitta in Primo Grado a Daniele De Santis dalla corte d’Appello di Roma. L’ultrà è stato ritenuto colpevole e condannato a 26 anni per la morte di Ciro Esposito, il tifoso napoletano scomparso al Policlinico Gemelli dopo 53 giorni dal ferimento. De Santis adesso dovrà scontare 16 anni di reclusione. La riduzione della condanna a è stata motivata, dalla prima Corte d’assise d’Appello di Roma, dall’assoluzione dall’ulteriore reato di rissa contestato, nonché dall’esclusione dell’aggravante dei futili motivi e della recidiva.
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(li.fe.) – La Giustizia in Italia ha una sua logica. E siamo certi (quanto meno lo speriamo) che la Corte di Appello di Roma ha seguito una logica. !6 anni per un omicidio sembrano pochi, francamente. E sappiamo già che la cassazione ridurrà ancora, e poi siamo in Italia, le condanne sono virtuali… MA a parte questo ci sono due aspetti che vanno analizzati. Se non c’è stata rissa scatenata dal tossico dipendente Gastone, trovo eccessiva la condanna: al massimo andava condannato per eccesso colposo di legittima difesa. Devo inoltre dedurre che sparare per motivi di tifo sportivo è un qualcosa di penalmente ammissibile, visto che non gli sono stati contestati i futili motivi. Dietro il fatto che il signore (si fa per dire) sia uscito in strada armato ed abbia fatto fuoco c’era una motivazione che il tribunale ha preso in considerazione e l’ha valutata “non futile”, quasi quasi utile.

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