A Castel Volturno si presenta ai tifosi, Giacomo Raspadori, conferenza stampa del Calcio Napoli. Ecco le sue parole dette stamane al Centro Sportivo Konami Training Center della SSC Napoli
Conferenza stampa Raspadori
Prime sensazioni e impatto con la città? “Sicuramente sulla città e sul calore dei tifosi c’è poco da dire. Così giovane non avevo ancora vissuto delle situazioni del genere. Anche ieri c’era un clima pazzesco, bisogna ambientarsi e fare le cose con equilibrio. La città è magnifica e sono davvero contento di poterla vivere”
Com’è giocare al Maradona? “Sicuramente ci sono tante responsabilità e bisogna lavorare quotidianamente dando il 100%, ho sempre pensato che tutto passa peril lavoro giorno dopo giorno, alla lunga raccoglieremo i risultati”.
Soprannome “La Foia”?: “Mi piace, lo accetto volentieri (ride, ndr)”.
Mertens? “Sicuramente è stato il giocatore che mi ha più colpito nel modo di stare in campo negli ultimi anni, sono orgoglioso dell’accostamento, per me è una grossa responsabilità. Ha fatto cose eccezionali ma cercherò di essere a livello e lavorerò per questo”
Gol e assist? “Per un giocatore offensivo sono importanti entrambe le cose, bisogna portare più palle possibili nell’area avversaria. L’importante è il risultato di squadra”.
La trattativa con il Sassuolo è stata lunga: “Innanzitutto ringrazio il Sassuolo anche perché devo tanto a loro. Non è stato un periodo semplice, loro mi hanno dato la possibilità che il mio sogno e la mia ambizione potessero divenire realtà. Affrontare le cose con equilibrio hanno portato all’esaudire dei desideri”.
Perchè hai scelto di restare in Serie A e venire a Napoli? “Volevo venire qui, la società mi ha mostrato il progetto ed è ciò che mi ha spinto di più, costruiremo sicuramente qualcosa di bello. Fare un’esperienza di questo livello è un’opportunità soprattutto per un ragazzo giovane, portare una maglia così pesante ti porta delle responsabilità ma è quello che vogliamo”.
Sullo Scudetto: “Bisogna concentrarsi partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, poi si vedrà”
“Il Napoli ha giocatori forti, voglio conoscere subito bene tutti. Da avversario li ho sempre ammirati in televisione, ora li vedo dal vico e la qualità che vedo è alta. Voglio conoscerli al meglio il prima possibile”.
Hai sentito alcuni giocatori del Napoli prima di accettare? “Sì, mi sono sentito con alcuni giocatori della Nazionale che sono qui a Napoli, mi hanno subito dimostrato grande affetto e tanta voglia di avermi con loro. Questo è stato un motivo in più per venire qui, sono bravissime persone prima ancora di essere grandi giocatori”.
Sui paragoni con Paolo Rossi e la posizione preferita in campo: “Sono molto giovane e ho tanto lavoro da fare, è esagerato il paragone con Paolo Rossi. Mi trovo a mio agio tra le linee o da prima punta, nelle zone centrali. Sono un giocatore duttile che riesce ad interpretare un po’ tutti i ruoli, questo può essere un vantaggio quando giochi a questi livelli così alti. Sono a disposizione e molto felice di essere arrivato qui. Sono pronto a tutto e non vedo l’ora di avere le mie occasioni.”.
Giocare la Champions League è da brividi con il Napoli, penso sia il sogno da bambino di chi come me è molto ambizioso.
Hai avuto modo di sentire il CT Mancini? “Per la scelta presa non mi sono confrontato con lui ma nei mesi precedenti qualche consiglio me l’ha dato sul mio percorso e arrivare in una squadra così e giocare partite di livello era l’obiettivo. Per noi giovani e calciatori della Nazionale giocare con i top club come Napoli può darci esperienza anche internazionale”.
Dove ti piace di più giocare? “Sicuramente stare nelle zone centrali è dove mi trovo meglio, sono arrivato con tanta voglia di fare e sicuramente ringrazio la società, il mister e l’allenatore per la possibilità. Mi metterò in gioco e mi farò trovare pronto quando ci sarà bisogno. Le scelte spetteranno al mister e si farà ciò che è il meglio per la squadra.
Perchè volevi il Napoli? “Da parte mia c’è stata grande voglia di indossare questa maglia, pensavo fosse il momento giusto per dare seguito alla mia ambizione e alla mia voglia di crescere e migliorare. Napoli era quello che volevo, quello che sentivo dentro di me. Mi hanno voluto tanto e questo mi ha spinto ulteriormente a venire qui”.
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