Dopo l’ennesima sconfitta subita in campionato contro tutto fuorché un irresistibile Inter, la situazione in casa granata è da psicoanalisi. I punti persi negli ultimi 45 minuti dalla banda di Giampaolo sono 14, tanti troppi per una squadra che deve lottare per salvarsi.

Ciò che davvero preoccupa a questo punto è la tenuta mentale e fisica. La partita di Milano contro i nero azzurri è stata per 60 minuti tra le più belle e meglio giocate degli ultimi 3 anni nonostante la pesante assenza in attacco di Andrea Belotti. Il Toro ha più volte impensierito la porta di Handanoviç passando peraltro in doppio vantaggio con un gran gol di Simone Zaza ed il rigore di Ansaldi. Un vantaggio meritato frutto di azioni corali e con un Simone Verdi in giornata di grazia (finalmente).

Il Toro fin qui si è trovato spesso in vantaggio nei match disputati fino a 20 minuti dalla fine facendosi però rimontare in maniera incredibile. A preoccupare è il calo fisico evidente evidenziato anche a San Siro dove i giocatori nerazzurri sembravano correre quasi il doppio, ma soprattutto la scarsa tenuta a livello mentale. Il Toro ha paura di vincere e sembra quasi scattare quello che viene chiamato “il braccino del tennista”. In tutte e 5 le sconfitte i granata si sono sempre trovati in vantaggio anche per più di un gol e sono sempre stati rimontati negli ultimi 20 minuti. Anche nel pareggio contro il Sassuolo il Toro passò in doppio vantaggio salvo farsi rimontare negli ultimi 10 minuti. Errori di distrazione e di poca concentrazione sono alla base di queste sconfitte e ci si chiede perché non si intervenga ancora per sopperire a questa mancanza. Ormai le figure dei mental coach sono sempre più utilizzate nei team professionistici e potrebbero essere un buon aiuto per la causa granata.

Il Toro ha fin qui subito 20 gol di cui 12 negli ultimi 20 minuti cioè oltre il 60% del totale. Il compito di Mister Giampaolo sarà davvero arduo cioè lavorare sulla testa dei giocatori. Nel frattempo il calendario si fa sempre più complesso con la delicata sfida in casa contro la Samp e nel turno successivo il derby con la Juventus. Se per la stracittadina la sconfitta sembra ormai “naturale” (1 solo derby vinto in 16 anni di era Cairo), sarà fondamentale lo scontro diretto contro i blucerchiati di domenica per non sprofondare definitivamente ed inesorabilmente in classifica.

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