E’ apparso questa notte sul profilo facebook del comitato Taurinorum l’ennesimo comunicato sui potenziali acquirenti delle quote granata. Dopo mesi di silenzio e dopo una tragicomica conferenza stampa i dubbi sulla credibilità di questi “fantomatici” personaggi si fanno sempre più forti. Ma proviamo a ripercorrere i passaggi ed analizzare la situazione.

Correva il mese di luglio quando su alcuni giornali nazionali circolava un’intervista ad un noto uomo d’affari che asseriva con granitica certezza che un gruppo di facoltosi imprenditori era intenzionato ad acquisire da Urbano Cairo le quote del Torino FC. La sede preposta per la conferenza stampa il Circolo dei Lettori di Torino. In data 28 luglio veniva però improvvisamente cambiata la sede della conferenza stampa, con l’indicazione della nuova sede presso la Console & Partners, società di consulenza internazionale con sede a Torino ed advisor incaricato (da non si sa bene chi) nella gestione della trattativa.

Il 29 luglio va in scena una delle più surreali conferenze stampa della storia granata. In uno stanzino di Corso Galileo Ferraris due signori ed un ragazzo di giovane età dall’aria spaurita e con indosso la giacca della domenica annunciavano la volontà di acquisire il Toro da parte di un gruppo imprenditoriale. Premesso che la sala conferenze di un Hotel a 5 stelle si prenota con 300 Euro, la conferenza stampa ha una durata breve. I pochi giornalisti intervenuti infatti incalzano immediatamente gli interlocutori chiedendosi per quale motivo fosse stata indetta questa sceneggiata senza poi alla fine voler fornire alcune notizie sugli acquirenti.

Altra forte perplessità la mancanza dei più importanti giornali e tv nazionali. Sky, nota emittente satellitare, era assente in quanto nessuno aveva avvisato la redazione. Nessun giornalista Rai presente neanche dell’edizione locale. I soli presenti un giornalista della Stampa e uno di Tuttosport assieme a giornalisti di radio ed emittenti locali che si guardavano increduli per la goffaggine mostrata dai personaggi in questione. Intendiamoci noi non siamo qui per giudicare la professionalità delle persone coinvolte ma sicuramente l’immagine ha la sua importanza e un “ragazzo” messo alla mercé di tutti con il completo della festa di certo non accresce la credibilità delle persone coinvolte. Nel frattempo Urbano Cairo si affrettava immediatamente a smentire di aver mai ricevuto alcuna offerta e tantomeno alcuna dichiarazione di intenti per l’acquisto ribadendo la non cedibilità del Toro a nessuno e rafforzando quindi ulteriormente la sua immagine di Patron granata.

Passano pochi giorni e un’altra assurda notizia compare magicamente: l’advisor incaricato non avendo il numero del Presidente (chiunque frequenti l’ambiente granata ha il cellulare di Cairo), invia una PEC alla sede granata con la richiesta di un appuntamento, metodo assolutamente inusuale e mai visto prima per l’acquisizione di una società sportiva professionistica. Superfluo raccontarvi che questa PEC non otterrà mai una risposta. Mentre a Torino la farsa continuava tra l’ilarità generale a Roma invece una Società americana vera acquisiva definitivamente tramite un advisor internazionale di livello le quote della Roma in pochi mesi. Guarda caso senza conferenze stampa tragicomiche o con invio di pec per fissare un incontro.

Oggi compare sul sito internet un comunicato dopo mesi di silenzio. Il gruppo comunica che le intenzioni sono di dare vita ad un azionariato popolare del 20% delle quote mentre l’80% verrà acquisito da non si sa chi. I comunicati stampa scritti sono redatti con un dilettantismo sconcertante, come del resto lo è l’intera vicenda sin dal primo giorno.

Le trattative serie non si fanno sui giornali ma agendo nel più totale silenzio. Successivamente si fanno le conferenze stampa (quelle vere) facendo nomi e cognomi dei protagonisti per poi infine mettere sul piatto i soldi (quelli veri non quelli del Monopoli).

Se il buongiorno si vede dal mattino qui è ancora notte fonda!

 

Questo il testo del comunicato apparso su Facebook all’una di notte:

“​Gentili amici,
Con la presente nota il Comitato Taurinorum vuole aggiornarvi circa alcuni aspetti molto importanti della trattativa in itinere. In primis, teniamo ad informare che a questo comunicato seguirá una fase di “time out” forzato, in quanto per l’auspicato raggiungimento del noto obiettivo che ci siamo posti, riteniamo si debba entrare necessariamente in una fase di assoluto silenzio stampa e di conseguente massimo riserbo onde poter sviluppare in modo efficace la trattativa stessa. Per quel che concerne il “rapporto quote societarie 80/20” anticipato nel precedente comunicato, il Comitato Taurinorum tiene a precisare che in un’ottica di condivisione strategica con la tifoseria, si intende riservare all’azionariato popolare il 20% della futura compagine societaria, mentre l’80% sarà appannaggio di un azionariato diffuso rappresentato dal fondo(i) di investimento e Private Equity. Chi partecipa (e chi parteciperà) all’acquisto delle quote di tale(i) fondo(i) lo fa mantenendo il più totale anonimato, pertanto ogni richiesta di nomi è priva di fondamento e non potrà avere risposta proprio per il rispetto della natura stessa dell’operazione finanziaria da noi strutturata. La governance, il consiglio direttivo, e l’organo di presidenza avranno una durata quadriennale, con rappresentanti esecutivi di tutti gli stakeholder, inclusi rappresentanti della tifoseria ed ex calciatori del Torino. Tali organi saranno rinnovati attraverso un processo elettorale che garantisca la massima partecipazione di tutte le parti in causa, prendendo spunto da modelli già esistenti quali quello del Barcellona FC analizzato da Calcio e Finanza. Certi della vostra più ampia comprensione, ribadiamo l’esigenza di entrare in una fase di silenzio, che auspichiamo possa tradursi in un arrivederci. Forza Toro, alé Granata!”

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