Dopo la sbornia della festa Scudetto a 33 anni dall’ultima gioia nella massima Serie italiana il Napoli ha dovuto fare i conti con la nuova stagione calcistica. E questo a partire dalla guida tecnica. Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis si sono dovuti dire addio, le parti erano troppo distanti su diverse questioni così la scelta più sensata era quella di salutarsi senza traumi, ognuno per la sua strada: quella di Spalletti che porta ad una pausa, forse non così lunga come si pensa, e quella di De Laurentiis che ha dovuto subito individuare una nuova guida tecnica per il suo Napoli. Brevi e indolori i casting che alla fine hanno portato alla scelta definitiva di Rudi Garcia come nuovo allenatore degli azzurri. Una scelta top come le scommesse sulla Serie A dimostrano e che danno il Napoli ancora tra le squadre favorite per la corsa allo Scudetto 2023-2024. E d’altronde il curriculum del tecnico francese dal cognome spagnolo parla per lui.  

La Francia e il titolo di Campione con il Lille 

Dal Lille al Lille, dove è cominciata la sua carriera calcistica, Rudi Garcia ha trovato proprio lì la sua prima grande soddisfazione da allenatore. Una carriera iniziata come collaboratore prima e allenatore poi nel Saint-Etienne. Dopo la gavetta nella provincia francese fa il suo esordio sulla panchina del Digione dove nel 2003 trova la promozione in Ligue 2. Quella grande vittoria lo porta alla massima serie francese sulla panchina del Le Mans, squadra rivelazione del 2007/08 in Francia con un nono posto in campionato e la semifinale di Coppa di Lega francese. Ormai Rudi è l’allenatore emergente francese più quotato e il Lille non se lo fa sfuggire. Qui passa cinque stagioni e già il primo anno trova la qualificazione in Champions League. Passano due anni e nella stagione 2010/2011 conquista il campionato francese e la Coppa di Francia. Ci riprova l’anno dopo ma il risultato non è dei migliori e così l’addio è inevitabile. 

La Roma e il ritorno in Francia 

Nel 2013 la Roma però cerca un profilo emergente di talento e non si lascia scappare lo svincolato Garcia. La dirigenza giallorossa crede talmente tanto in lui che gli consegna una squadra estremamente competitiva facendo arrivare gente come Morgan De Sanctis, Maicon, Benatia, Kevin Strootman e il pupillo di Garcia Gervinho. Al primo anno è un sogno: 85 punti in classifica e secondo posto dietro la Juve. L’anno dopo Garcia ci riprova ma il risultato è lo stesso: secondo posto dietro la Juventus Campione d’Italia. Una delusione che fa da spartiacque nella storia giallorossa di Garcia che a gennaio 2016 viene esonerato. La carriera dell’allenatore francese riparte in patria dell’Olympique Marsiglia dove conquista solo due quinti posti e un quarto posto ma soprattutto portando la società francese in finale di Europa League contro l’Atletico Madrid nel 2018 e dove prevarranno gli spagnoli per 3-0. Un altro anno all’OM prima di passare al Lione dove però trova solo un settimo e un quarto posto e sfiorando la vittoria in Coppa di Lega. 

L’Arabia Saudita 

Garcia resta senza panchina per una sola stagione e nel 2022 si accasa con l’Al Nassr con in squadra Cristiano Ronaldo. Nonostante CR7 non riesce a vincere il titolo nazionale e la sua avventura termina immediatamente e adesso si trova a sposare la causa del Napoli. La città partenopea e l’Italia lo attendono. Starà solo a lui dimostrare di essere ancora un leone del calcio continentale.