Proprio pochi giorni fa avevo scritto un articolo sull’importanza di San Siro per l’Inter e sui tanti tifosi che popolano lo stadio anche quando le cose vanno male.
Oggi l’Inter ha giocato la partita di esordio in Champions contro il favorito Tottenham. Per la stragrande maggioranza del match i nerazzurri sono stati in balia degli Spurs. La squadra di Pochettino ha giocato al gatto con il topo, avendo occasioni dopo il gol, gestendo e mostrando una superiorità tecnica a tratti imbarazzante.
Il pubblico di San Siro non ha mai smesso di incitare l’Inter e gridava per un fallo conquistato o un calcio d’angolo. Il match era in controllo degli avversari in termini di gioco, ma non di risultato. Il gol di Icardi, stupendo, è stato un fulmine a ciel sereno. A quel punto Pochettino ha tolto Kane per un giocatore difensivo, puntando a prendere il pareggio. Poi San Siro è diventato ancora più una bolgia. Su quel calcio da fermo, è stato lo stadio pieno a spingere in rete il pallone del 2-1.
Al San Paolo non si vede un tifo così da anni, nonostante le cose per i nerazzurri stiano andando decisamente peggio rispetto che agli azzurri. Ho analizzato i vari motivi per cui il San Paolo non è pieno né costituisce una bolgia. Sono ragioni ovviamente di dominio pubblico e sulle quali non vale la pena tornare. Fatto sta che per un motivo o per un altro gli azzurri non hanno il pubblico di San Siro.
Perché ho scritto “Napoli impari da San Siro!” nel titolo: a prescindere dal merito, non avendo l’autorità per puntare il dito contro chicchessia, non posso non rimarcare il fatto che il problema esiste. Il mancato accordo tra presidente e comune, le scelte dei tifosi e la qualità della struttura (questo si riallaccia ovviamente al primo posto) hanno portato a quest’insufficienza di pubblico.
Ci auguriamo che la situazione cambi, in quanto il calore del San Paolo è fondamentale per la squadra. Avere uno stadio-bolgia tipo San Siro è possibile, ma vanno sistemate certe situazioni che non si sbloccano da troppo tempo!
A cura di Vincenzo Di Maso
Giornalista