Lo Spezia calcio, multato per 10 mila euro a causa dei beceri, cori “anti Napoli” dei propri tifosi.
Questa è la cronaca. Questa è la pena. Questo è quello che il sistema calcio italiano può fare contro il reiterato manifestarsi di certi atteggiamenti che di sport hanno nulla. Il calcio lo conosciamo. Troppo spesso tira fuori il peggio della società. Cosa può fare un educatore? Un autore di articoli giornalistici? Poco forse pochissimo ma provare a spiegare per bene, questo si. Cosa è la responsabilità oggettiva? Perché la società di calcio paga?
Ecco, si definisce responsabilità oggettiva, quella responsabilità posta a carico del soggetto senza che a costui possa essere addebitata colpa o dolo.
Detto in termini maccheronici, la società calcistica, paga il comportamento scorretto dei tifosi, all’interno dello stadio per due ragioni elementari ma complesse.
Non aver “vigilato” sulla correttezza dei propri sostenitori e perché il codice vede la società ospitante come responsabile di qualcosa appartenente ad un gruppo non un individuo.
Così mi ha cercato di chiarire una cara amica avvocato.
Imparo io, lo propongo a voi lettori.
Cresco io, lo propongo a voi, cari amici.
10 mila euro di ammenda, di certo, non basteranno a far comprendere il messaggio educativo a chi ancora grida “terroni”. Nemmeno 100 o 1000. Non è una questione di soldi, l’educazione di un tifoso. È piuttosto condizione sine qua non di una società intera.
Si può fare? Si, certamente.
Si farà? Questo è già più difficile.