Mario Sconcerti, giornalista di rilievo del panorama sportivo nazionale, ha parlato della vicenda di casa Juventus ai microfoni di TMW Radio

: “Intercettazioni? Dipende da chi le ha fatte, ma di solito sono cose serie. Che quadro ne emerge? Secondo gli inquirenti tutti sapevano tutto. Io credo si debba credergli. Ci sono poche chance di diversità. Gravina ha tirato in ballo anche altre squadre? Credo che sia lui che Abodi abbiano ragione, in questi casi bisogna stare attenti a quello che si dice. Ho visto tante situazioni ribaltarsi in un pomeriggio. E’ una situazione complessa, credo ci vorrà del tempo da sbrogliare”.

Si parla tanto del ritorno di Del Piero in società: “Credo siano compagni di squadra. E’ una situazione complessa. Solo la Juventus può aiutarsi. Sarebbe un vicepresidente, quindi le responsabilità sono molte ma minori. E poi ci sono delle situazioni in cui, se si vuole rischiare, bisogna provare. Ma non c’è una certezza di fare per bene in nessun modo. Spero che abbiano davvero tanta grazia”.

Juve solo la punta dell’iceberg di questo problema? “Lo si pensava che il calcio fosse in questa situazione. Una similitudine con Calciopoli, il male si assomiglia sempre ma ci andrei sempre cauto. Dobbiamo vedere sempre i reati in ballo. Il falso in bilancio è un reato serio ma da cui ci si può difendere. La situazione è ingarbugliata. La differenza è che la Juve si è incasinata da sola”.

E’ la fine di Andrea Agnelli o degli Agnelli alla Juventus? “Beh sì. La fine degli Agnelli dentro la Juve c’è, perché è rimasto solo Andrea”.

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