Napoli: Adl Scarica Su Conte Il Suo Tsunami! Come si dice, a pensar male si fa peccato ma a volte si indovina, questo e il pensiero che emerge da quando il tecnico Salentino, con accanto il nuovo DS Manna, emerge dallo spogliatoio degli scontenti, che oggi si trova a gestire il neo allenatore Antonio Conte

I malesseri dei vari Di Lorenzo, Kvara, lo stesso Osimhen, che sembrano ben lontani dl far parte del progetto futuro, si aggiungono altri che vogliono andar via, ed anche chi non ha offerte appare già lontano dal Vesuvio. In pratica, si chiude una falla e se ne apre un’altra!

Se Conte fosse a conoscenza di tutto questo caos? Personalmente credo di sì, anche la voluta presenza di Oriali non appare un caso, ma la crisi dell’anno scorso appare ancora presente, e la società invece di fare comunicati di virile rigore e formalismo giuridico, dovrebbe intervenire supportando il tecnico e non usarlo come “tagliateste”, visto che le responsabilità attuali sono solo della scellerata gestione societaria post-scudetto!

Napoli: Adl e quel peccato originale che non si cassa!

Come ho sempre sottolineato, ci sono voluti 33 anni per rivincere un titolo e sei mesi per cassarlo! La gestione malsana di una società, se cosi vogliamo chiamarla, è risultata essere la vera artefice del disastroso torneo vissuto quest’ anno. È chiaro, dato incontrovertibile, che le colpe vanno suddivise anche con chi va in campo, cioè i calciatori, troppo osceni da mostrare rispetto a ciò che avevano meritatamente conquistato sul campo pochi mesi prima!

Ma se ancora oggi si consentono voci grosse a procuratori e calciatori, ed il riferimento e generale, dove anche chi non ha offerte mostra malessere e sbatte i piedi, allora non si esagera quando parlo di Tsunami, visto che le vertenze psicologiche, ed economiche, con il club rischiano di far male alla struttura che va man mano formandosi, e non e certo Conte a dover gestire ciò che di diritto spetterebbe alla società, o meglio, ad Aurelio De Laurentiis.

Insomma, il peccato originale sembra ancora aleggiare all’ interno di Casa Napoli, il tutto chiaramente va ad inficere sul lavoro del nuovo tecnico, che non può certamente, se cosi fosse, partire in modo corretto e sano in vista della prossima stagione. I contratti si rispettano, e siamo tutti d’accordo, come chi firma un accordo pluriennale non lo fa certo con la pistola alla tempia! Ma perché’ arrivare a giugno 2024, e ritrovarsi controversie del 2023?

 Ecco che viene fuori la gestione societaria, non si sostituiscono degnamente Ds ed Allenatore,  non vende Osimhen,anzi lo si rincorre per clausola e stipendio faraonico (11 milioni netti) non rinforza adeguatamente la squadra dopo gli addii di Kim e Lozano, oltre che incartarsi con tre tre cambi di guida tecnica durante l’ anno, e lasciandosi dietro gli altri Campioni d’Italia, i quali hanno risposto palesemente con un ammutinamento silente, decimo posto impensabile visto il precedente, e ciao Europa!

Napoli: Adl si mette da parte scegliendo Conte per salvare sé stesso!

Un’analisi certamente dura, ma anche la più plausibile, e che ancora oggi mostra i segni d’insofferenza nei calciatori azzurri. Una cosa però appare certa, Conte non è ‘un parafulmine! Ma è la garanzia dei tifosi per il futuro della propria squadra. L’investitura di cui oggi il mister gode, dimostra quanto questa società sia ancora lontana dal potersi definire grande. E paradossalmente, grazie agli sfaceli dello scorso anno, ha dovuto prendere il meglio per la piazza! L’unica differenza e che stavolta il tecnico ha davvero carta bianca, altrimenti mai avrebbe messo piede qui! E visto che deve fungere da tagliateste, avrà avuto le giuste garanzie sulla campagna acquisti, che a mio avviso sarà da fuochi d’ artificio sia in entrata che in uscita!

Per ora ci si deve solo augurare che la presentazione prossima del tecnico, ricordiamo che avverrà il 27 c.m. alle 15:30 presso il Teatro di Palazzo Reale, possa essere viatico di piena autonomia di Conte, atta allo svolgimento di un lavoro sereno per ricostruire il Napoli che sarà, ed il riposo forzato del patron, che tornerà finalmente a fare solo il presidente, lasciando a chi è competente la gestione del mercato e dei calciatori. In parole molte semplici, non potrà più essere invasivo né tantomeno una presenza ingombrante nello spogliatoio!

Ribadisco due concetti a cui chiedo attenzione: Lasciamo lavorare il nuovo corso (Conte, Manna ed Oriali) i quali sono già garanzia di cambiamento e di ritorno ai piani più’ congeniali e desiderati dai tifosi del Napoli. Ed invitiamo chi non crede più al progetto, di uscire dalla porta, che troverà aperta! principale senza voltarsi e né tantomeno salutare, ricordandosi chi erano prima e cosa sono diventati poi grazie a Napoli. L’ultimo lo lascio al presidente: Lascia lavorare senza prevaricare, sei partito bene ora resta fermo a guardare, dopo questo scempio non tergiversare, e dalla lontana America con il tuo palmare, quando vedrai il Napoli non scordar di salutare

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