Mercato Napoli: La Grande Fuga degli Scontenti, sembra infatti che si sia passati da isola felice, Campioni d’ Italia lo scorso maggio! a porto di mare con biglietto di sola andata, destinazione? Basta star lontani dal tirannico padrone!
Si potrebbe definire così il momento del mercato in casa azzurra, dove la voglia di fuggire, visto anche il disimpegno di tanti mostrato finora, si stia palesemente consolidando di settimana in settimana. È chiaro che dopo uno scudetto vinto, anzi stravinto, lo scorso anno, ci si sarebbe aspettato ben altro in questa sciagurata stagione, ma purtroppo per i tifosi del Napoli, le cose sono precipitate prima ancora di cominciare.
Chi e causa del suo mal pianga sé stesso si dice, e di fatto il Napoli, ha fatto autolesionismo, attuando una gestione che non ha nulla a che spartire con un club che voglia consolidarsi ad alti livelli! Addii inaspettati, quanto inconcepibili, riferimento a Spalletti e Giuntoli, lasciando da vincenti, anche essi fuggiti, poiché’ la società non avrebbe garantito la crescita sperata.
Ma come è possibile buttare via cosi uno scudetto? Di chi la colpa principale di questo anno da dimenticare? Tutte le strade portano a Roma, dove sono depositate le azioni del Calcio Napoli, la Filmauro per 9intenderci, quindi, Aurelio De Laurentiis, colui che credeva di essere Dio in Terra, per poi svegliarsi da Giuda, tradendo la fiducia e la passione dei tifosi partenopei!
La sua convinzione di poter far tutto, definendo il Napoli un gruppo che poteva allenare chiunque, cozzacon la stagione attuale ed i risultati fin qui ottenuti.Scelte dimostratesi disastrose, oltre che una gestione amministrativa Autolesionista, che andrà ad incidire anche sul futuro prossimo del club
Mercato Napoli: Osimhen, gli scontenti ed il Patriarcato dannoso!
Come si lotta ogni giorno per cassare definitivamente il “Caporalato”, nel Napoli vi è un problema di Patriarcato. Quest’ anno ancora più dannoso, vista la situazione da luglio in poi, dove la società si è fatta trovare completamente impreparata, dove son state visibili lacune gestionali, mai colmate, e l0 assenza di uomini chiave che avrebbe ro potuto contribuire allo scempio di questa stagione da dimenticare
Perché’ scontenti? Partendo dal contratto di Osimhen, firma retroattiva per il termine ultimo del Decreto Crescita, voluta fortemente dalla società con integrazione di ingaggio, non sostenibile dal Napoli, di 11 milioni di Euro e clausola annessa di di 130 milioni.
Cosa c’entra questo direte voi, e gli altri che hanno contribuito a vincere il tiolo dopo 33 anni? Andava in campo solo Osimhen? Diremmo di no, visto che sono 11 i titolari nel rettangolo di gioco! Giusto? Allora perché’ non proporre ad un Kvara , ad esempio, il giusto riconoscimento per il rendimento scorso? E perché non a tutto il gruppo? Insomma una disparità di gestione che ha portato all’ attualità, un flop annunciato, creato e mai sanato dal patron azzurro
Dunque ricapitolando, vanno via allenatore e DS, entrambi vincenti, va via Kim, mai sostituito, una campagna acquisti estiva, condotta da Adl in persona, con calciatori rivelatisi inidonei alla crescita del gruppo, tre allenatori, con i primi due esonerati, Garcia prima e Mazzarri poi, ed uà campagna acquisti invernale senza senso ne determinante al miglioramento delle prestazioni della squadra!
Il tutto porterà alla Grande Fuga dei Campioni d’Italia uscenti, con una Manna che arriva, ed un progetto ancora legato al Patriarcato dove si teme un Adl bis! Ma se non si cambia la mentalità, difficilmente si crescerà, una cosa sembra certa, la presenza del nuovo DS e’ la palissiana certezza di un Napoli sempre più schiavo dell’autolesionismo di un patron protagonista in negativo…Panta Rei!
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