Iervolino: “Chi tifa Napoli esponga ciò che vuole”

Il Presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, chiarisce il punto sulla questione legata ai festeggiamenti partenopei, che aveva creato diverse polemiche.

Il Patron granata parla ora di equivoco:

“Se c’è un tifoso napoletano a Salerno, può assolutamente tifare con orgoglio ed esporre quello che vuole”

Nei giorni scorsi però, la frase Ognuno festeggi a casa sua, era suonata come una bomba, con risentimento, più che giustificato, da parte dei tifosi azzurri e non solo. L’invito partito dalla curva granata Siberiano, è sembrato più un’ imposizione, la rivalità poi tra le due tifoserie, non ha fatto altro che accendere gli animi. In un’intervista al Mattino, Iervolino aveva sottolineato come parte di quel comunicato della Curva, fosse giusto. Parlando poi da Raffaele Auriemma , a Radio CrC, il presidente della Salernitana, ha provato a gettare acqua sul fuoco:

“La squadra, la città, lo stadio sono il tempio dei tifosi. I rapporti tra le tifoserie di Napoli e Salernitana sono cordiali. Nel comunicato si parlava del sogno di una città, quella di Salerno, di raggiungere la salvezza. I tifosi granata chiedevano di festeggiare ognuno a casa propria, ma era rivolto ai salernitani”

Ai più non era sembrato proprio così, Iervolino, in ogni caso torna sui suoi passi:

“Se c’è un tifoso napoletano a Salerno, può assolutamente tifare con orgoglio ed esporre quello che vuole, magari non allo stadio. Quello è il tempio della Salernitana. Il comunicato andava a rispondere proprio a questo eccesso, che voleva, che nel proprio tempio si festeggiasse un’altra squadra”

In realtà, almeno a parole, Iervolino vuole creare un ponte tra Napoli e Salerno:

“Le polemiche e gli isterismi non servono a nulla. Non mi sembra che a Milano o Roma, le tifoserie delle due squadre abbiano rapporti così cordiali, come tra napoletani e salernitani. Il comunicato non ha toni violenti, né è rivolto ai tifosi napoletani che vivono a Salerno. Così come i tifosi del Napoli che vivono a Salerno possono esporre le proprie bandiere, il tifoso granata che vive a Napoli può fare altrettanto, il calcio è bello così”

In conclusione il presidente granata, ribadisce la sua visione di apertura, tra le due tifoserie:

“Sono una persona meridionalista e dal primo giorno ho chiesto un ponte, ma sono d’accordo col fatto che bisogna rispettare il culto della propria città, quando si va allo stadio”

Si dice che a volte la pezza è peggio del buco, in questo caso ci si va molto vicini.