La fredda cronaca quotidiana “napoletana” si incentra su due, vecchi, punti. Vecchi per questo mercato estivo. Con Italia e Georgia fuori dai giochi europei, nulla si è mosso negli appartamenti di Giovanni e Kvicha.
Gli intoccabili con la voglia di partite. Al di là dei contratti, dei soldi e degli impegni firmati, i due si sono autoposti sul mercato.
Considerano finita l’avventura napoletana, almeno ciò traspare.
Accordarsi sarà complesso. Se per Di Lorenzo la questione sembra “ambientale”, per Kvicha la situazione è differente.
Napoli è stretta. Napoli è “poco”. Kvaratskhelia è nella lista della spesa di club di altro spessore. Serve dirselo.
Napoli non può reggere una detta concorrenza.
Giuffredi più protagonista dei suoi assistiti. Annullata la conferenza ed è già di per sé uno show.
Kvaratskhelia non cede il passo. Ad Europeo finito per la Georgia, Kvicha non si è avvicinato al Napoli ed a quanto pare non intende farlo.
È servito a poco il tono di Conte che lo ha definito incedibile. L’allenatore salentino non è garanzia sufficiente. Non abbastanza. La stagione appena trascorsa ha crepato rapporti e pensieri futuri. Solo chi non ha voluto vedere oggi se ne stupisce.
Solo chi vive di un Amore egoistico può esser cieco dinanzi agli appetiti di Giovanni e Kvicha.
Juventus, Chelsea o Barcellona conta relativamente.
Molto probabilmente, il Napoli, dovrebbe evitare il tiro alla fune ed accettare la misura del proprio tempo.
Crescere è soprattutto considerare, opportunamente, cosa e chi, desidera esserci.
Gli altri? Vadano pure.