De Laurentiis vieta i biglietti omaggio per le sfide col Milan. È tempo di batter cassa. Se non ora quando. Il teatro non è per tutti. Se si vuol il grande artista si deve pagare. Diversamente si vada al circoletto con la tv. A pagamento naturalmente.
De Laurentiis è sempre De Laurentiis. Lo è dal primo giorno. 18 anni or sono . Chiariamolo subito, chi vince ha sempre ragione. Ha ragione e decide. Non c’è democrazia nel Pallone.
I soldi ce li metto io e si fa a modo mio. L’attaccante che segna ha ragione e guadagna. Pippo Inzaghi su questo mantra ha costruito un patrimonio di stima. Il pallone che entra in porta fa vincere. Come, quando e perché nel calcio non importa.
Chi vince non sente critiche. Non lo ami magari ma lo rispetti anche perché chi vince non ammette discussioni. C’è qualcosa di “violento” in questo ma il tifoso vuole vincere. Solo qualcuno vuole anche condividere. Patron De Laurentiis passerà alla storia come il presidente moderno più vincente ed allo stesso tempo più ingombrante. Vincerà lui, vincerà la squadra, vincerà la città ma non sarà amore tra Proprietà e Gente. Diciamolo, è un gran peccato. Per carità, la SSC Napoli è sua e ne fa ciò che desidera. Chi mette i soldi decide. Stabilisce e propone un prodotto. Il tifoso, la città, può scegliere. Prendere, comprare e gustare oppure no.
Chiariamolo, il presidente, ha il diritto di far ciò che vuole col suo giocattolo. Alzare i prezzi, fare del Maradona un teatro per ricchi, rendere lo stadio un centro commerciale ed anche far selezione all’ingresso, resta il fatto che la sua azienda fa Pallone e lo fa a Napoli.
Non è un dettaglio da poco.