È dal 15 marzo scorso che al Napoli manca il successo in Champions League al Maradona. Infatti il bottino di quest’anno vede una sconfitta contro il Real ed un pari contro la cenerentola Union Berlino, e possiamo affermare che decisamente è troppo il tempo che divide i Campioni d’Italia dalla vittoria tra le mura amiche.

È vero che col Braga può bastare anche un pari per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale. Persino una sconfitta con un gol di scarto qualificherebbe nella top 16 la squadra azzurra, ma non servirebbe sicuramente per ridare morale e convinzione alla squadra, decisamente al di sotto del proprio rendimento, senza bisogno di paragoni con la passata stagione.

Mazzarri vuole a tutti i costi il risultato pieno, anche per cancellare le tre sconfitte consecutive subite nel girone di ferro, tra campionato (Inter e Juve) e Champions (Real Madrid), e ripartire proprio dalla gara contro il Braga dove la stagione potrebbe segnare orizzonti davvero nebulosi in caso di mancata qualificazione agli ottavi.

Il tecnico azzurro si affiderà molto probabilmente a 10/11 della squadra scesa in campo a Torino, unica novità potrebbe essere Zanoli schierato a sinistra con Natan che torna al centro della difesa, e con Kvara ed Osi al centro dell’attacco, ai quali si chiede di ritrovare la via della rete smarrita dopo l’avvento dell’ex trainer Rudi Garcia. Il georgiano però è ancora da valutare a causa di un leggero stato influenzale.

Pubblico freddino per l’appuntamento di martedì: sono parecchi ancora i tagliandi disponibili. Diciamo che al momento sono preventivabili circa quarantamila spettatori nello stadio di Fuorigrotta. E anche questo è un po’ il termometro del momento che sta attraversando l’intero ambiente. Non è solo un discorso di sconfitte, ma anche di come queste sono arrivate.

Il Napoli resta un malato che va curato con la massima attenzione e non sarà una vittoria a guarirlo. Un successo in Champions sarebbe però comunque rinfrancante, pure per le casse del club, visto il bonus per i tre punti da 2,8 milioni di euro. E poi c’è da migliorare la graduatoria Uefa relativa all’assegnazione del secondo posto italiano al Mondiale per club.

Insomma gli obiettivi non mancano. Adesso testa sgombra e concentrazione massima, c’è da battere il Braga per invertire la rotta e tornare a vincere per ritrovare il morale e ripartire proprio dal Maradona.