Vertice aziendale.
Consiglio dei ministri.
Ascolto tutti, decido io.
Questione sul tavolo, signor Antonio Conte.
Professione allenatore.
Nome in codice dell’operazione “Futuro o casa”.
Pare che la SSC Napoli non possa far a meno di puntare tutto sul Leccese. Pare che per De Laurentiis sia la sola, ultima e più preziosa fiche da giocare.
O Conte o muerte.
De Laurentis è ad un bivio. Il più articolato dell’avventura napoletana.
Ritirarsi in buon ordine nella lussuosa suite del casinò oppure tentare un ultimo all in.
Lasciarsi ricordare come l’uomo del Napoli 2000 e dello scudetto “europeo” oppure rimanere in sella e provare una ripartenza.
Se ci si affidasse ad una agenzia di mercato, fatta una analisi, ritengo propenderebbe per un morbido svincolarsi.
È solo una valutazione.
Questo “disperato” tentativo si chiama Conte.
C’è un però, anzi qualcuno di più.
10 milioni circa all’uomo, 200 circa per un rilancio serio della squadra e dell’azienda,un centro di allenamento ed intorno eventuali e varie.
E se Conte fosse il Cristiano Ronaldo degli Agnelli?
Occorrono valutazioni molto serie.
Si tenga da parte l’emotività. Almeno per questa nuova stagione.