Come noto, la final eight della Champions League 2019/2020 si terrà a Lisbona. A causa della pandemia di COVID-19, che ha portato a uno stop forzato di circa tre mesi nei calendari, la UEFA Ha scelto la capitale lusitana come sede delle partite.

La scelta sembrava azzeccata, visti i pochissimi contagi in Portogallo e, soprattutto, a Lisbona in quel momento. La situazione era tuttavia peggiorata e a Lisbona si è registrato oltre l’80% dei nuovi casi di coronavirus. In Italia alcuni enti importanti hanno parlato di lockdown a Lisbona. Fake news totali. Chi scrive vive nella capitale lusitana e sa che non è così.

La situazione contagi è migliorata negli ultimi giorni, a differenza della Spagna, Paese in cui i casi stanno deflagrando.

In Portogallo sono state poste restrizioni all’entrata di persone provenienti da determinati Paesi. Tuttavia i turisti italiani hanno iniziato a viaggiare verso il Portogallo da oltre un mese. Finora non si sono registrate criticità. A Lisbona è obbligatorio entrare negli esercizi pubblici con la mascherina ed è tutto sanificato. In Portogallo l’attenzione alle norme igieniche è alta come un Italia.

Il tasso di contagio del virus (R) è sceso sotto il valore di 1, ma il governo centrale e la municipalità non abbasseranno la guardia. Il Portogallo non è più in stato di calamità, ma in determinate zone di Lisbona vige “il dovere civico di rimanere a casa quanto possibile”. Si tratta di quartieri per lo più non centrali, ma si sconsiglia l’affluenza verso il centro della città, a maggior ragione in vista della Champions, che avrà luogo dal 12 al 23 agosto.

Graça Freitas, direttrice generale del sistema sanitario portoghese, ha ribadito la norma che vieta assembramenti superiori alle 10 persone. Ci sono state varie infrazioni delle regole nei festeggiamenti del titolo vinto dal Porto. È stata promessa una tolleranza zero a Lisbona. I tifosi potranno festeggiare, ma a piccoli gruppi e purché sia garantito il distanziamento sociale.

Tolti i supermercati, gli esercizi pubblici chiuderanno alle 20 e sarà vietato vendere alcol dopo quell’orario. Ad ogni modo, queste decisioni, annunciate proprio oggi, avranno una durata di 15 giorni e potranno essere modificate, pertanto, poco dopo l’inizio della final eight.

Barcellona-Napoli, intanto, potrebbe non giocarsi a Barcellona, vista l’escalation di contagi in Catalogna. C’è la possibilità che il match si disputi a Porto o Guimarães, nel nord del Portogallo.

Ricordiamo che le squadre potranno avere in panchina 23 calciatori e che le partite inizieranno alle ore 20 portoghesi, le 21 italiane.

Lascia un commento