Prendiamo spunto da questo titolo della Gazzetta per parlare di Piotr Zielinski, centrocampista “box-to-box” del Napoli: il calciatore polacco è sempre stato un grande pupillo di Sarri, il quale avvicinò il ragazzo addirittura a De Bruyne, affermando che potrà diventare come il belga del City se limerà i difetti.

Sarri affermò che Zielinski avrebbe dovuto segnare più gol ed essere più costante.
Nella scorsa stagione il polacco ha segnato 7 gol in 47 partite, a fronte dei 6 nello stesso numero di partite alla prima stagione in azzurro.
Per un centrocampista non sono pochi, ma Zielinski ha un tiro che gli permetterebbe addirittura di raddoppiare i gol segnati in stagione.

Prendete Milinkovic-Savic (calciatore totalmente diverso come struttura fisica e movimenti), che la scorsa stagione è finalmente andato in doppia cifra.
Zielinski andrà in doppia cifra se giocherà titolare e se giostrerà qualche metro più avanti. Ci sembra che con Ancelotti il polacco stia non solo ricoprendo più posizioni all’interno dello stesso match (viene a prendersi palla, fa l’interno, il trequartista e va sulla fascia), ma abbia più libertà di tirare. Finora due gol e una traversa, oltre che un tiro di poco fuori da ottima posizione.

Adesso Zielinski rinnoverà con clausola di 100 milioni di euro. Dovrà fare quel salto di qualità non tanto a livello tecnico, ma di costanza, diventando un punto di riferimento in campo per tutta la partita o quasi. Il paragone con De Bruyne è probabilmente esagerato, ma ricordiamo la base di partenza del centrocampista prima di Guardiola: fermo restando che era un esterno e non un vertice alto, il belga era un calciatore comunque “intermittente”.

Zielinski non avrà mai il passo di De Bruyne (atleticamente devastante quest’ultimo) e questo certamente potrà essere un deterrente ai fini del raggiungimento di certi livelli, ma resta un calciatore dotato di agilità, rapidità dello stretto, tecnica e grandi doti balistiche.

 

A cura di Vincenzo Di Maso

Lascia un commento