Luciano Spalletti ancora una volta, sia in conferenza stampa, che alle varie emittenti tv, perde l’ennesima occasione di mostrare, e c’è ne sarebbe bisogno, un disappunto di se stesso, su un turnover, certamente necessario, ma fatto in modo scellerato, contro un avversario che ha mostrato carattere e personalita’,e mettendo in difficolta’ nel primo tempo gli azzurri, a differenza del Napoli, che la gara e sembrato l’averla gia vinta!

Se in conferenza stampa, io sento parlare di situazioni tipo: “E mancata la velocita’ nella giocata” oppure “Loro ci hanno portato in giro perche’ non eravamo corti”…e poi penso, come contro la Fiorentina, ci aggrediscono, e noi ci sistemiamo nella tana, come a dire, si dovranno fermare prima o poi!

Pero’, da curioso, vedo l’undici iniziale, e colgo delle anomalie tattiche, esempio, Anguissola e Ndombele, che tra l’ altro e’ una mezzala, insieme sono improponibili, si dira’ , non c’era Demme? Ma c’era Gaetano pero’, che gia’ in ritiro era stato messo da parte dal tecnico, e che probabilmente ieri, in assenza di Lobotka, sarebbe potuto tornare utile.

Poi l’equivoco Raspa Mertens, si perche’ il tecnico è convinto che sia lui l’uomo giusto, ma purtroppo nel ruolo sbagliato. Rammentiamo, per i piu’ distratti, che a Sassuolo, Jack giocava da ala sinistra, in un 4 3 3, con Scamacca che era la punta centrale, e non rammento che Dionisi lo sfruttava da trequartista

Poi c’e’ Kwara, ragazzo un po’ troppo innamorato della palla, ma non puo’ essere sfruttato come era Insigne, primo per caratteristiche completamente diverse, e perché, sempre a mio modesto avviso, se giocasse lui, alle spalle di Simon, potrebbe davvero essere devastante, e non “nascosto” e bloccato , visto che e relegato sulla fascia!

I cambi? Solo Lobotka ha fatto vedere di essere entrato in campo, e dimostrato, che quando si gioca nel proprio ruolo, non rischiano figuracce come quelle di ieri sera contro un Lecce grintoso e ben messo in campo, dove tutti si sono sacrificati per portare a casa un punto prezioso.

Ritmo compassato, squadra senza mordente, né cattiveria nella fase cruciale del match, poca concentrazione, e sul gol , tra l’altro bellissimo di Colombo, nessuno va a chiudere sul tiro, sembrava un caffè al Gambrinus, senza dimenticare il turnover senza criterio e calciatori fuori ruolo. Un disastro? Non si dica, una partita storta? Forse due!…Ma l’autocritica non è il mestiere di Spalletti, certo che l’organico messo a sua disposizione, e’ stato definito da tutti, pronto a lottare per le alte posizioni di classifica.

E chiaro che questo è un campionato  particolare, ma lo e’ per tutti!, ma gli errori sono identici all’anno precedente, di regola, pronti via, si parte aggressivi per vincere la gara e far si che l’avversario possa almeno vacillare, ma questo e riuscito a Fiorentina prima, e Lecce poi, ed e stato il Napoli ad essere in difficolta’. Difetto di fabbrica? Può darsi, ma ora ci sono Lazio, sabato sera all’Olimpico, e Liverpool mercoledì in Champions, che fanno dell’ aggressivita’ e possesso palla, la loro arma. Si spera che per allora, gli esperimenti siano finiti, e si dia un’identità di gioco totale a questi calciatori, sfruttando le caratteristiche tattiche, oltre che tecniche, di ognuno, ma soprattutto, provando a trasmettere, se esiste nel proprio DNA, quella giusta “cattiveria”sportiva, che serve in ogni gara, e sinceramente, in questi ultimi due anni, gli errori mostrati sono stati sempre , e palesemente purtroppo,gli stessi visti ieri ed al Franchi domenica scorsa. A Spalletti la risposta sul campo

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