Il Napoli deve imprimere una decisa accelerata sul fronte portiere. Una matassa apparentemente complicatissima. Almeno fino a quando la firma di Ospina con l’Al-Nassr non ha risolto il problema alla base, garantendo al 35enne colombiano, all’ombra del Vesuvio dal 2018 al 2022, un ricco contratto biennale.

Per godersi la sua personalissima pensione dorata in Arabia Saudita, pare che El Patron si “accontenterà” di circa 4 milioni netti a stagione.  

Queste la parole con cui ha accompagnato sui principali social l’annuncio ufficiale del suo trasferimento al club di Riyad, pubblicando pure le prime immagini con la maglia della nuova squadra.

Sono felice di vivere questa nuova esperienza della mia vita e della mia carriera professionale…”.

Ora sotto con Meret

Adesso, però, la società partenopea è obbligata a sciogliere immediatamente il nodo Meret, compiendo lo step fondamentale in ottica futura: vale a dire affidargli idealmente la “numero uno”.

Sembra che l’incontro nei giorni scorsi tra Giuntoli e Pastorello abbia fatto registrare significativi progressi, tali da confidare in un risoluzione soddisfacente per tutte le parti in causa a stretto giro.

Il Napoli ha offerto all’agente dell’Airone il prolungamento fino al 2027, ma finora il mancato rinnovo dell’estremo difensore friulano ha contribuito a bloccare le strategie del diesse azzurro.

Si attende solamente l’arrivo in ritiro di De Laurentiis per formalizzare la proposta e mettere finalmente nero su bianco.

Ma Spalletti che dice?

Nel frattempo che la direzione sportiva concluda la trattativa, Spalletti continua a lavorare, senza aggiungere null’altro sulla questione “numero uno”.

Del resto, l’allenatore toscano aveva già abbondantemente animato la conferenza stampa con cui era stato inaugurato il ritiro di Dimaro, con una dichiarazione emblematica.

Meret è un portiere affidabilissimo nel giro della Nazionale da tempo. Ma chi l’ha detto che non è buono con i piedi? Io non l’ho mai detto. Sta facendo degli allenamenti per migliorare le cose in cui è carente. Per giocare tutte queste competizioni, compresa la Champions League, abbiamo bisogno di due portieri di livello. Qual è la squadra che gli garantisce il posto sicuro per tutto il campionato? Per cui uno deve far vedere il suo valore…”.

Lungimiranza per il futuro

Una cosa è certa, in futuro il Napoli si muoverà per tempo, con la chiara intenzione di evitare la scomoda situazione in cui si sta trovando nei confronti di Meret o Fabiàn Ruiz.

Purtroppo le difficoltà ad interagire con giocatori in scadenza di contratto a un anno è una tendenza cavalcata da molti procuratori, fin dagli albori delle Legge Bosman.

Una sentenza che ha sbaragliato i rapporti di forza, spostando notevolmente in favore dei calciatori il piatto della bilancia.

Insomma, in un mercato sempre più preda di squali famelici e speculatori privi di scrupoli, il Napoli ha scelto di cavalcare un’alternativa virtuosa, cioè quella maggiormente sostenibile dal punto di vista economico: chi non rinnova, finisce sul mercato…  

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