Napoli: L’Iter Mutatis Mutandis A Firma Adl! Con la stagione che ormai volge al termine, per fortuna aggiungiamo noi, si prova a fare il resoconto di un campionato mal digerito da tutti per vari fattori che lo hanno contraddistinto. Chiaro che nessuno si sarebbe aspettato un post-scudetto cosi traumatico, ne tantomeno ci si aspettasse un Bis, chiaramente ben accetto se fosse accaduto, ripetendo la straordinaria stagione scorsa. Ma è altrettanto vero che lo spettacolo fornito è stato penoso oltre che fallimentare sotto ogni punto di vista.

È chiaro che se volessimo parlare di responsabilità subito si ricadrebbe sui calciatori, che sono certamente colpevoli visto il loro lassismo in questo torneo, ma vi siete mai chiesti perché’ ogni volta che si parlasse di zona Champions, il Napoli in modo sistematico forniva una prestazione indefinibile? Vero che lo stato mentale e stato di natura labile rispetto lo scorso anno, ma è altrettanto vero che al momento di poter vedere la luce, questa si spegneva in automatico senza un senso ma soprattutto negli ultimi 15 minuti di gara!

Voi direte, errore marchiano di j.Jesus a Cagliari? Vero, la sconfitta netta con l’Atalanta? Vero, e con Torino e Roma? Senza dimenticare Frosinone ed Empoli…La cosa che salta all’ occhio pero, sempre quando si sarebbe dovuto dare una sterzata alla stagione e puntare la zona ormai ufficialmente andata!

Un fatto di testa? Tre allenatori che non hanno lavorato sui singoli e sui movimenti? Oppure c’è altro…Più che Patarei tipo lo scorso anno dove tutto scorreva liscio, lo chiamerei Mutatis Mutandis, quando avvengono dei cambiamenti in alcuni particolari…Forse contrattuali o forse di natura tecnica che hanno sconvolto le poche certezze dello scorso anno! In entrambi i casi…il Napoli ha fregato tutti!

Napoli: L’iter del parlar male degli altri…

Il detto dice A parlar male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina…Un modo per nascondere un Modus Operandi sbagliato ma che fa parte di chi, di sé stesso, non si deve proliferar parola. Un po’ come il film scudetto del Napoli, dove ci sono 24 minuti di assolo del patron che parla della gara persa in casa con il Milan! Patetico quanto sibillino il messaggio al tecnico, solo per la mancanza di luci della ribalta. Forse e proprio da lì che ha fine la storia tra il club ed il tecnico di Certaldo! La stessa modalita’ Andreottiana con la quale proclamò, in pubblica piazza, la voglia di vincere la Champions, ma anche colui che ha definito illusi i Napoletani che pensavano di poter vincere ancora quest’ anno…Quando i detti antichi difficilmente sbagliano!

Ora, asserito che la squadra si è dimostrata senza attributi, senza voglia, senza un’anima, etc. etc.…ci si prospetta in avanti, perché’ c’è poco o niente da salvare quest’ anno, e la domanda che nasce e la seguente: il Napoli può permettersi di cambiare almeno 9/11 del gruppo attuale? La risposta, senza offendere alcunché’, è semplicemente No! Vero è che ci sono calciatori svuotati, avendo dato il massimo che potevano in questi anni, giunti in tanti ai saluti ma…La forza vera, quella economica, per affrontare la rivoluzione, ahi noi, per il Napoli non c’è!!!

Quindi da questo si evince la responsabilità tangibile di una società che ha mostrato tutto il contrario di tutto, di come non vada gestita un club che voglia vincere e crescere! Dai capricci diOsimhen, a Zielinski e tutto il resto del gruppo, alle fallimentari campagne acquisti ma soprattutto a tre allenatori e senza un direttore sportivo vero per programmare l’anno post-scudetto visto che Spalletti e Giuntoli avevano salutato.

Napoli: Adl ha chiuso il cerchio!

Il resoconto svolto? Fallimentare, ma il futuro preoccupa proprio per questo motivo! Se il Napoli non cambia il suo Iter, non sarà mai possibile immaginare qualcosa di diverso all’orizzonte…Provate a pensare, dalla questione della Pay per View, alla questione Stadio, dai rumori di mercato relative al possibile allenatore, al concetto di impossibilità di vincere due anni di seguito, all’alone di mistero che da sempre pervade l’area investimenti strutturali, leggi nell’ordine Settore giovanile alias “scugnizzeria”, Centro sportivo, Stadio nuovo o ristrutturazione del Maradona, sia per quello che concerne la sfera più squisitamente tecnico-tattica, dal direttore sportivo, all’area scouting, all’allenatore.

Tutte cose reali, non inserendo la conferenza stampa scenica dove il capo cosparso di cenere è già stato “lavato” da i tanti peccati commessi! Mostrano la debole speranza di un cambiamento che mai avverrà. Traslare quella che è la conduzione societaria di Aurelio De Laurentiis sul campo equivale a trasferire sul terreno di gioco quella che è l’immagine stessa di un Club che al momento non pare saper bene cosa fare, un po’ come quest’ anno, dove nessuna tattica sia stata efficace ad evitare un tale scempio!

Napoli: Caro Patron c’e’ l’ho con te, sei tu che devi cambiare…

Conclusione? C’è l’ho con…Si dice che quando si sia arrivati alla fine del libro bisognerebbe chiuderlo. E la storia dei senza palloni non ha più alcun senso, visto che i palloni sono stati restituiti con gli interessi dai tifosi! Ma la dignità ed il rispetto quello e un valore che non va toccato, ed oggi il Napoli, nella persona padrona delle “sue azioni” di maggioranza, deve restituirla ed anche in fretta.

Non fosse altro che per l’affetto ed il seguito mai mancato anche in questo campionato scellerato! L’illusionista smetteste di voler fare il dirigente che capisce di calcio, e tornasse a fare il Presidente, affidandosi a chi e competente e rinforzando le figure mancanti che riguardano l’organigramma societario.

Tutti colpevoli, nessuno escluso! Ma e tempo di parlare ed anche in modalita’ trasparente, il modello “Delaurentiisiano” e giunto ai titoli di coda, per evitare un secondo disastro ci si faccia un bagno di umiltà, e si spengano le luci di una ribalta che ha fatto male a tutti, oltre che a sé stessi. Bari insegna, la troppa convinzione ti porta al baratro, non certo ti da onore!

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