Edoardo Galeano, filosofo uruguaiano, maestro di quelli preziosi, ha chiarito un concetto essenziale: a cosa serve l’Utopia?
“Camminare. Progredire avvicinando l’orizzonte”.
Gli ottimisti, vedono orizzonti dove altri vedono confini, ha scritto Frida Khalo.
È un po’ un obbligo.
Troppo semplice arrendersi. Gli ottimisti che non vanno confusi con gli illusi, non possono mancare al tentativo estremo di “migliorare”.
Chi si accontenta non gode piuttosto muore.
È motto per chi intende diventare comandante.

Kvaratskhelia si “gioca”, la “faccia” e la carriera. Ne è consapevole.
Consapevole che il tempo non aspetta. Il futuro è ora.
Per carità è una esagerazione ed una provocazione.
Finisce il primo tempo col Sassuolo ed inizia il terzo campionato del Napoli all’interno dello stesso.
Napoli 5.3
Chi poteva mai immaginarlo!
Così stanno le cose e così si deve procedere.
Per alcuni, per molti, una fatica ma può diventare un’occasione. Riscattarsi.
Sassuolo lo diventa soprattutto per il 77 azzurro.
Inizia il suo personale giro d’Italia.
Reggio Emilia prima tappa. Sponda Sassuolo.
Se Osimhen è già uomo altrove, questi sono i mesi di Kvicha Kvaratskhelia.
Non in discussione il talento, la qualità da top player e la valutazione da futuro. Quel che potrebbe crescere è la statura. Uomo in più. Capitano in itinere.
Calzona pare volerlo al centro del gioco. Lo accentra e dai suoi piedi passano palloni importanti. Leader.
Si ritrova il Georgiano. Tenta il gol da cineteca.
Non è questo che conta oggi.
Il Ragazzo può diventare Uomo.
Ha una decina e più gare a disposizione. Campionato e Champions.
“Sogna Ragazzo Sogna” scrive Vecchioni.
Caro Ragazzo è tempo di diventare uomo.
Kvicha si gioca la maturità.
Buona la prima tappa anzi ottima.