La Serie A 2020/21 ancora non è stata archiviata, ma il Napoli sta già ponendo le fondamenta per la prossima stagione. In effetti, sono iniziate le prime consultazioni tra Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis. E nei prossimi giorni ce ne saranno ancora tanti altri, di questi incontri.

L’idea di fondo presuppone di avere una strategia comune, in termini di mercato, affinchè la direzione sportiva persegua poi la linea d’azione tracciata in modo congiunto da guida tecnica e presidente.

L’impressione che sarà un mercato lungo e ricco di sorprese, in cui potrebbe accadere davvero di tutto, non appare affatto campata in aria.

Il Fulham detta le condizioni

In questa fase occorrerà innanzitutto dirimere la questione legata a Frank Anguissa. L’allenatore ne caldeggia fortemente la conferma, nodo imprescindibile per gettare le basi della mediana azzurra.

Nelle prossime settimane, in effetti, è programmato un incontro con il Fulham per il riscatto: 15 milioni il prezzo fissato dal club londinese.

Al giocatore, invece, verrà fatto sottoscrivere un nuovo accordo, con scadenza giugno 2025.

Spalletti entusiasta di Anguissa

Spalletti è pienamente consapevole di quale possa essere in mezzo al campo l’apporto del camerunese in termini di qualità e forza.

L’uomo di Certaldo conosce il peso specifico di chi abbina preponderanza fisica a fondamentali sopraffini. Non il classico muscolare, dunque, in grado di macinare esclusivamente chilometri e strappare palloni dai piedi degli avversari, nei duelli uno contro uno.

Quest’anno, spesso Anguissa ha prodotto strappi in conduzione, capaci di spaccare letteralmente a metà il pressing altrui. Quando parte in dribbling, con quella virata ormai riconoscibile ovunque, e decide di allungare la falcata, riesce a farsi strada tra le linee, trovando sempre il modo di uscire dalla propria metà campo.

E non passi sotto traccia il contributo in fase di costruzione, sia nella risalita della palla dal basso, che nel consolidare il possesso dalla trequarti in sù.

Le letture fanno la differenza

Dove tuttavia Anguissa dimostra una innata caratteristica che lo rende centrale nelle scelte tattiche di Spalletti – che si giochi con il doppio pivote, oppure con il metodista tradizionale, affiancato dalle due mezzali – è nelle letture.

Difficile vederlo in affanno, quindi. Sia quando ruota nel centrocampo a tre, e libero da marcatura, gioca in verticale. Che nei momenti in cui si alterna con freddezza e lucidità in cabina di regia.

Si può affermare con sufficiente certezza che una delle cose in cui riesce meglio il 99 in maglia azzurra è prendere costantemente decisioni tutt’altro che banali.

Specialmente sotto pressione; ergo frazioni della gara che metterebbero in crisi pure il più navigato tra i centrocampisti.

In definitiva, il camerunese è il primo tassello del mosaico che Spalletti intende costruire la stagione che verrà.

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