Procuratori, procuratori ed ancora procuratori.
A questo punto è uno scontro frontale ed aperto. Più di quanto abbiamo già conosciuto. Di Lorenzo, Politano poi vedremo chi.
Prima Giuffredi, ora Accardi.
Contano molto relativamente i nomi e le parole. Schermaglie o poco più. Battaglia di epiteti a mezzo stampa.
De Laurentiis da tempo si è intestato la guerra contro il “sistema” calcio e nello specifico nei riguardi dei procuratori, delle “parcelle”, le provvigioni e via dicendo.
Prima era la questione diritti d’immagine ora è questione di diritti di “condotta”.
Il sistema internazionale che si occupa di calciatori, dei trasferimenti e dei cartellini, si è legato a doppio filo ai suoi lacci.
Qualcuno, neppure tanto velatamente, lo ha definito sistema clientelare e ricattatorio.
Non è certamente sempre un qualcosa di etico e specchiato ma stiamo pur ancora parlando di calcio e show business.
Soldi, soldi e sempre soldi. Di etico onestamente poco o nulla.
Questo fiume di milioni trova lungo la via accordi, vie sotterranee e sotterfugi.
Una volta le chiamavamo astuzie degli esperti, oggi dobbiamo dargli un tono differente.
Se si vuol avere il meglio, ci si deve inevitabilmente incontrare e qualche volta piegare al volere dei poteri di turno.
Incontrarsi resta la scelta e la condizione migliore.
De Laurentiis porti la questione al palazzo. Lo faccia bene e politicamente.
Differentemente lasci da parte la cosa.