Schermaglie. In una parola lo stato dei fatti in merito al rinnovo di Reina. Tatticismi da una parte e dall’altra, per una partita il cui esito, come sanno bene le due parti in causa è scontato.
Reina pensa di massimizzare il guadagno di quello che con tutta probabilità è l’ultimo contratto della sua carriera. Potrà poi, glielo auguriamo. Arrivare a giocare fino a 40 anni, ma si andrà avanti di anno in anno. Questo è l’ultimo vero contratto. Reina sa anche che a questo punto non potrà mollare Napoli, quanto meno per il prossimo campionato. Ha stretto un patto di acciaio con allenatore e compagni di squadra, altri dodici mesi insieme, poi si vedrà. Poi probabilmente si aprirà un nuovo ciclo. Ma adesso c’è l’obbligo morale di andare avanti insieme.
Reina ad agosto compirà 35 anni. Ha una struttura muscolare molto complessa e compressa. Capisce lui per primo che a questo punto della sua carriera non può pretendere un contratto a lunga scadenza, al massimo un biennale, al termine del quale si ritroverebbe alla soglia dei 37 anni. E’ normale che in questo momento dica di pretendere il massimo, sia come ingaggio che come durata del contratto. Ma sa che oltre un certo limite non può andare. Sa anche che in qualche modo De Laurentiis deve contentarlo per forza. Sarri lo pretende, e non si può rischiare di rompere il giocattolo proprio adesso.
E’ una trattativa, questo per il rinnovo, facile e difficile al tempo stesso. L’unica cosa scontata è l’esito finale: Reina resterà al Napoli. Bisognerà solo trovare la formula giusta per mettere tutti d’accordo.
L’annuncio ci sarà certamente prima della partenza per Dimaro, a nessuno conviene tirare troppo la corda. La partitaccia di Reina di ieri con la maglia della Spagna dimostra che in questo momento non è tranquillo, guai a pensare di tirare a lungo la corda. Un pronostico? Accordo biennale, con cifre certamente inferiori a quelle chieste dal procuratore: meno di quello che Reina vorrebbe, molto più di quanto De Laurentiis sogna. Ma mai come in questo caso nessuno dei due ha molte alternative.
E Reina dovrà anche “incassare” la presenza di un dodicesimo di alto livello, che poco alla volta prenderà il suo posto. Per altro Pepe per primo sa che è giusto che sia così.

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