Su questa testata la scorsa estate ci eravamo stupiti dell’arrivo voluto da Cairo del tecnico croato Juric. Non tanto per le indubbie qualità di allenatore ma per il carattere del tecnico ex Verona per così dire “senza peli sulla lingua”.

In fondo Cairo aveva già avuto uno scontro acceso in passato con Sinisa Mihajlovic che di certo non le mandava a dire, anche a mezzo stampa, in merito alla sue ambizioni europee con i granata che in realtà andavano a scontrarsi con la volontà e gli investimenti dell’imprenditore alessandrino.

Ecco che puntualmente la storia si ripete con Ivan Juric tecnico che, come è giusto che sia, ambisce a qualcosa di più di una tranquilla salvezza e che con l’approdo a Torino si aspettava tutt’altra campagna acquisti ma soprattutto si aspettava un progetto serio ed una volontà comune di ambizione europea.

Le ultime dichiarazioni di Juric dopo la partita persa contro il Napoli sono palesi e lampanti con la diretta volontà da parte sua di provare a giocarsi l’Europa a Torino che per blasone dovrebbe essere obbiettivo minimo stagionale.

“Per alzare l’asticella deve decidere il club, quest’anno è molto positivo in tante cose dopo due anni tristi. Non è stato facile ribaltare e costruire una squadra tosta. Ci sono stati e ci sono ancora problemi. Adesso ti siedi e vedi, decide il club, se vuoi alzare l’asticella devi prendere giocatori forti”. Un’ambizione che farà piacere ai tifosi granata dopo diversi anni di pessimi risultati.

Juric continua gettando un masso pesante: “Qualcuno lo perderemo, bisogna fare un grandissimo lavoro. Il tifoso del Torino ti chiede questa cosa, non puoi galleggiare in mezzo, devi provarci. Se c’è possibilità bene, sennò vai avanti così. Decide Cairo. Si può fare qualcosa di più per lottare per una posizione più alta del decimo posto”.

A questo punto tocca al Presidente Cairo decidere cosa fare ma soprattutto, in caso di debacle, non ci saranno più scuse. L’unico responsabile della mediocrità che ormai lo contraddistingue in 17 lunghi anni di sua presidenza sarebbe solo lui. Le conseguenze potrebbero però essere molto pesanti in termini di popolarità, anche perché Juric è apprezzato e stimato da tutta la tifoseria granata, compresa quella che crede in Cairo ciecamente. Una stagione nuovamente anonima e senza investimenti seri potrebbe sancire la definitiva spaccatura tra tutta la tifoseria granata e Cairo, compresa la frangia che ancora lo sostiene.

Il rinnovo di Belotti dipende tutto dagli investimenti che Cairo vorrà fare. Una volta di più la richiesta di “garanzie” sancisce che per il Gallo non è un problema di soldi (proposto un contratto da 3,5 milioni netti più bonus alla firma) ma di progetto e di ambizioni.

L’ossatura della squadra è buona e con qualche innesto di qualità sperare in qualificazione europea non è impossibile. La palla è stata lanciata ora tocca a Cairo prenderla e gestirla nel migliore dei modi sempre che ci sia la reale volontà!

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