Il calcio è come la guerra. E si sa che in guerra e in amore è tutto lecito. Almeno fino a quando non si è scoperti. Il dottor Agricola, medico sociale della Juve di qualche tempo fa torna al suo vecchio incarico. Non ci sarebbe nulla di male se in passato non fosse stato trovate diciamo con le dita nella marmellata. Una storiaccia di doping di cui per primo parlò Zeman. Una storiaccia che non portò il dottor Agricola nelle patrie galere perché grazie alle lungaggini della Giustizia Italiana si arrivò alla prescrizione. Agricola non fu assolto, il suo reato fu prescritto. C’è una sostanziale differenza, o per lo meno dovrebbe esserci dal punto di vista sportivo.
Ma per la Juve, come si sa, anche le sentenze penali o sportive che siano vanno interpretate. A loro vantaggio, ovviamente. Così gli scudetti invece di 33 sono 35, anche uno è stato revocato, e nell’altro caso non è stato vinto, anzi loro sono arrivati ultimi in seguito ad una sentenza passata in giudicato.
In ogni caso il ritorno di Agricola chiude il cerchio con quella storia che era ricominciata col ritorno di Andrea Agnelli, che in sostanza era il “quarto uomo” della triade con Moggi, Giraudo e Bettega. Agricola chiude il cerchio. Tutti quelli non radiati sono di nuovo al loro posto, anche ufficialmente. E continuano a violare tutte le regole possibili ed immaginabili. Andrea Agnelli si è difesa recentemente dall’accusa di avere rapporti con uno dei capi della ‘ndragheta dicendo sostanzialmente che “lo aveva incontrato mai da solo, ma sempre insieme agli altri capi della tifoseria”. Il che tradotto vuol dire che lo ha incontrato varie volte. Non solo. Lo ha fatto mentre, in violazione dei regolamenti vigenti, incontrava gli altri capi della tifoseria. Ha ammesso due reati sportivi invece di uno, per attenuarne un altro, penale. E per restare alla attualità la Juve è stata multata per la gestione della cessione di Pogba, per aver pagato Raiola, in sostanza. Uno fa davvero fatica a trovare una norma che non abbiano vietato. Basti pensare che quando chiusero la Curva dello Stadium per cori discriminanti, hanno aperto la stessa curva ai bambini, salvo poi essere multati perché quei bambini (istigati da qualche adulto?) avevano ripetuto gli stessi cori.
In questo contesto è giusto che ci sia il ritorno di Agricola: il medico giusto per questa società.

Lascia un commento