SAN Basile :” Siamo pronti per le Universiadi”universiadi

Il traguardo ormai è vicino. Lo fissa Gianluca Basile, commissario straordinario di un’Universiade che non è più solo un’idea coraggiosa, ma una realtà da toccare con mano. Il San Paolo sarà il fiore all’occhiello dell’evento e il certificato di fine lavori a Fuorigrotta non è più una chimera. «Immaginiamo di finire il 29 giugno», dice Basile, a lavoro anche ieri nei suoi uffici della Mostra d’Oltremare in un sabato estivo. Ma lui non ha proprio tempo per rifiatare: i 65 impianti di tutta la regione, coinvolti nella manifestazione, vanno dotati delle attrezzature necessarie alle gare. Quelle per la ginnastica sono arrivate direttamente dalla Cina e i tecnici erano al Palavesuvio per il montaggio. Non ci si ferma un attimo neanche al San Paolo. I contatti tra Flavio De Martino, dirigente dell’area tecnica, e l’architetto Filomena Smiraglia, che sovrintende alla ristrutturazione, sono continui: ieri è stata terminata l’impermeabilizzazione delle gradinate di Tribuna Family e Autorità, poi comincerà il montaggio dei nuovi sediolini. Martedì sarà completato l’anello superiore della curva A, la prossima settimana toccherà a Posillipo e tribuna laterale, poi si chiuderà con la curva B.

Nel frattempo il colpo d’occhio è già imponente. I Distinti hanno cambiato colore. La prevalenza dell’azzurro è un senso di appartenenza forte con il Napoli, coinvolto in tutti i processi decisionali riguardanti il San Paolo. «Abbiamo anche evitato disagi – continua Basile – alla stagione della squadra e di fatto con le poltroncine siamo partiti il 20 maggio, subito dopo il match contro l’Inter». E dopo 41 giorni lo stadio di Fuorigrotta avrà un volto completamente diverso. «È stato importante sfruttare le soste del campionato per realizzare i nuovi impianti. Quello di illuminazione lo abbiamo sistemato a tempo di record in 13 giorni e questo poi ci ha aiutato per il rush finale dei sediolini». Nel frattempo ci sono anche i maxischermi. I tifosi con qualche anno in più ricordano sicuramente il tabellone presente prima della ristrutturazione di Italia ‘90. Poi è sparito ed è stato sostituito da mini led-wall. La differenza, dunque, sarà notevole: il primo – quello sistemato in Tribuna Nisida – è stato montato a tempo di record (due giorni) dai tecnici della Deltronics: «Ora da domani partiremo con il secondo che si troverà nei Distinti, è iniziato il trasporto – spiega Antonio Beneduce, fondatore dell’azienda napoletana incaricata di restituire al San Paolo gli schermi – il timing con l’architetto Smiraglia è perfetto, così come il coordinamento di Gianluca Basile, costantemente aggiornato sulle varie fasi dell’installazione». Il 3 luglio dovrà essere tutto pronto. «Non ci saranno problemi – aggiunge Basile – vorrei ricordare che la curva B sarà completata al termine dell’Universiade. Alcuni sediolini non saranno montati per consentire a Balich di preparare la sua coreografia per la cerimonia di apertura». Il San Paolo indosserà con orgoglio l’abito della festa. «Non sono mai stato preoccupato per il San Paolo – confida Basile – sapevo che ce l’avremmo fatta. Il cronoprogramma è stato davvero rigoroso». Gli interventi sono stati strutturali. «Abbiamo davvero dato un impulso importante allo stadio. Ancora tante cose andrebbero fatte per renderlo davvero all’avanguardia e mi auguro che il Napoli o lo stesso Comune possano davvero completarlo. Le Universiadi rappresentano una grande occasione di riqualificazione che non va sprecata».

Lascia un commento