Napoli, quest’anno o mai più. La sensazione di questo primo giorno di scuola, ops di ritiro nel Villaggio Turistico Dimaro, è questa. E’ la stagione buona per dare l’assalto allo scudetto.
Dopo 6 titoli consecutivi la Juventus, non fosse altro che per la legge dei grandi numeri, dovrà fermarsi. La Roma smobilita. Il Milan arranca, è disastrato, deve recuperare anni di nulla. L’Inter è in cerca di quello che il Napoli ha da tempo: un gioco, grandi giocatori, amalgama.

i convocati di Sarri

Il Napoli ha anche, a differenza di tutte le altre squadre, un gruppo vero di uomini prima ancora che di buonissimi calciatori che hanno fatto un patto tra di loro per provare a vincere. Diciamolo: il Napoli in questo momento parte alla pari della Juve (che è superiore, ma mostra le prime crepe, e soprattutto non può avere la fame degli anni scorsi). Il programma è che dietro tutto questo c’è scritto: da consumarsi entro il 30 giugno 2018. Il Napoli può mai come quest’anno vincere lo scudetto, ma se non lo vince in questa stagione poi si fa dura, durissima.
Nessuno può leggere nel futuro, ma non ci vuole un veggente per capire certe cose. Molti giocatori sono rimasti in azzurro in questa circostanza per la fortissima motivazione di cui sopra. Tra dodici mesi cosa accadrà?
Il primo a lasciare potrebbe essere il leader maximo, Maurizio Sarri. Ha un contratto del quale può liberarsi in maniera semplicissima, con pochi spiccioli, viste le cifre che circolano nel mondo del calcio oggi come oggi. Nei mesi scorsi ha detto in maniera esplicita che col prossimo contratto vorrà diventare ricco.
Ci sono poi tanti, troppi calciatori che possono lasciare Napoli pagando la clausola. Albiol, per dirne uno, ha ancora il Valencia che pressa, per lui si tratterebbe di tornare a casa. Ha rinunciato. Poi ci sono Hysaj, Koulibaly, Zielinski, Mertens, Milik. Poi ci sono anche gli altri che potrebbero chiedere di andare via, Callejon, lo stesso Insigne, pur fresco di rinnovo senza clausola
Grazie al patto fatto nello spogliatoio restano tutti, ma il prossimo anno se non tutti, quasi tutti potrebbero andare via, per guadagnare molto di più. La qual cosa ovviamente non significherebbe la fine del calcio a Napoli. Ma la chiusura di un ciclo. Bisognerebbe poi trovare un nuovo allenatore, altri giocatori. Quello che sta facendo la Roma, che una scommessa simile l’aveva fatto lo scorso anno, fallendola.
Godiamoci questa stagione, speriamo che mantenga le promesse iniziali. E’ l’anno buono. Ma è il caso di dire: adesso o mai più. La speranza è che il presidente non rovini tutto con qualche parola fuori posto. Purtroppo mentre siamo ottimisti sulla squadra, su questo aspetto siamo molto scettici…

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