De Laurentiis: Facciamo come in Inghilterra!

Il Presidente del Napoli intervenuto stamattina presso la Questura, per parlare di quanto accaduto in città, nella giornata di ieri

La cronaca di un disastro annunciato, anche dallo stesso De Laurentiis, che prevedeva quanto poi si è consumato per le strade della città:

“Immaginavo dopo essere stato a Francoforte e aver visto la loro curva, mi ricordava il mio inizio in serie C. Un tifo ancestrale, diverso da quello educativo, che inneggia ai valori dello sport. Tant’è che dissi a Marchetti, se a me mi dai le multe da 50000 euro, a questi gli devi dare un milione”

Poi il massimo dirigente azzurro va in profondità sugli accaduti, sul perché avvengono certi episodi:

“Tutto quello che può essere racchiuso in confronti tra tifoserie, in realtà è un pretesto per attaccare l’ordine costituito. Mi dicono che nel nostro stadio c’è troppo ordine, che bisogna fare un po’ di casino. Io rispondo il casino fatelo a casa vostra. Lo sport deve essere sostenuto da un tifo sano”

Esalta il modello inglese, che come campionato fattura più di tutti gli altri:

“Ieri erano fuori come cani sciolti, appresso alle forze dell’ordine, con la scusa di fronteggiarsi con i tedeschi. La politica italiana se n’è sempre lavata le mani. Mi aspetto che la Meloni faccia come la Tatcher. Sono anni che dico di prendere la legge inglese e applicarla al nostro sistema. Non possiamo investire dei soldi per fare degli stadi che poi vengono devastati. Se non viene regolamentata la frequentazione degli stadi, non esiste questa possibilità. Lo stadio è un luogo sacro, io sono fiero di aver dato l’immagine, di fronte a un miliardo di spettatori nel mondo, come nel calcio inglese”

Non vuole parlare dell’UEFA e delle sue decisioni, riservandosi un prossimo appuntamento, a fine stagione:

“Non commento l’UEFA, parlerò a fine campionato. Si commentano da soli”

Concorda con la decisione presa dal governo italiano, nonostante l’epilogo che si è avuto:

“Hanno avuto gli attributi per dire fermi tutti, non venite. Gli altri se ne fregano, poi accadono fatti come a Roma, con il danneggiamento a piazza di Spagna”

Si pensa al futuro, alla possibilità che Napoli nei prossimi mesi, sia teatro di festeggiamenti in piazza:

“Ci dobbiamo concentrare, se accadrà quello che scaramanticamente non pronuncio, bisogna essere preparati. Ci stiamo lavorando per la sicurezza di tutti”

Infine ADL attacca ancora il sistema calcio europeo:

“La città è arrabbiata per quanto successo, bisogna interpellare l’Europa per non permettere che accada di nuovo. Non succede solo a Napoli, ho girato gli stadi europei e ho visto tante cose non belle. Dipende da noi che organizziamo il calcio, bisogna prendere posizione. Sarebbe facile cambiare le cose, se fossimo tutti imprenditori intorno allo stesso tavolo. Mi sono stancato dell’ECA da quando è diventato un tutt’uno con l’Uefa”

Non sarà una questione che può finire così, come nulla fosse. La gente di Napoli, vittima ieri di quel pandemonio, merita rispetto dalle istituzioni.