Che fatica metter d’accordo le Persone.
Che fatica farle trovare intorno ad un interesse comune. Il più ardimentoso dei compiti. Dal più piccolo dei responsabili fino al più alto rappresentante di Stato,la cosa diventa a tratti impossibile.
Farlo poi in momenti di crisi, diventa una vera e propria impresa.
Amministrare un condominio, resta una vita rischiosa. Non servono grida.
Tante sono le competenze che occorrono.
“Risultato finale, obiettivo comune” ha detto Calzona in conferenza.
Non c’è altro legante per questa squadra, per questi uomini, in questa fase aziendale.
Il cappello per raccontare di quanto è accaduto nel post gara Napoli – Frosinone.
Duro ed acceso sfogo di Calzona nel chiuso dello spogliatoio. Con tutti. Nessuno escluso. Pare però che i buoi siano ormai scappati dalla stalla. Ognuno per sé.
Neanche il “buon” Francesco aveva ben considerato la situazione azienda Napoli.
Lo capiamo troppo ghiotta l’ occasione.
La squadra campione d’Italia, ha illuso anche lui. Anche il terzo allenatore ha creduto di poter più facilmente risolvere la crisi.
Non era chiara la reale condizione. Si credeva ad una crisi passeggera ma il Napoli è incorso in un temporale lungo e dai danni importanti.
Calzona non aveva considerato “seriamente” l’atteggiamento e l’umore degli uomini.
Esperienza? Presunzione?
Poca conoscenza degli uomini e del post Spalletti?
Oggi con Osimhen già ex, Zielinski lo stesso, molti altri hanno evidenziato come non ci si ripete mai in automatico.
” Questo Napoli posso allenarlo anche io” aveva detto De Laurentiis nell’immediato post Garcia.
Si sbagliava lui gravemente ed ugualmente Mazzarri e Calzona.
Gli Uomini di Famiglia.
Gridare? Tempo perso.