Il nostro connazionale italiano Nicolò Mannion, playmaker di Arizona al college, è stato scelto alla numero 48 del draft dai Golden State Warriors. All’inizio del 2020 le quotazioni di Mannion erano sicuramente più basse poichè i media portavano il giocatore sicuramente tra le prime 15 scelte. Putroppo per lui, ciò che ha influito a farlo scivolare alla 48 è stato sicuramente la mancata qualificazione di Arizona a quello che è forse il torneo più seguito in America dal punto di vista della pallacanestro dopo l’Nba, ovvero la “March Madness”. In questa competizione, che si svolge appunto nel mese di marzo, si affrontano i migliori college d’America e così i giocatori si mettono in mostra. Nonostante tutto Nico grazie alle sue doti è stato scelto dalla franchigia di coach Steve Kerr, uno dei migliori allenatori in circolazione che potrà aiutare benissimo Mannion nel suo percorso di crescita. C’è un però. Il contratto che Nico ha firmato è un “Two-way”. I two-way contract sono tipi di contratto che permettono di “estendere” il roster di una squadra da 15 a 17 giocatori. I due two-way contract a disposizione di ogni franchigia permettono a questi giocatori di far parte di quel roster effettivamente per un massimo di 45 giorni a stagione, passando così il resto del loro tempo nell’affiliata in G-League, in questo caso i Santa Cruz Warriors. Golden State potrà quindi “richiamare” Mannion in NBA per allenamenti e partite fino ad un massimo di 45 giorni, dopodiché o verrà firmato con un contratto standard o chiuderà la stagione nella lega minore.

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