A Napoli è sempre un piacere quando, per fortuna abbastanza spesso, una partita interrompe per poche ore il teatrino delle parole. Finalmente si gioca. Anfield pare lontanissima, e sono meno di 4 giorni. Nel frattempo c’è stato l’incontro tra il padrone ed i suoi dipendenti. Ed addirittura la discesa in campo di un sindacato mondiale di cui in tanti ignoravano l’esistenza.

Finalmente si gioca. E c’è grande curiosità per capire chi sarà in campo. Quasi certamente ci sarà Ospina tra i pali, ed ancora facciamo fatica a capire il senso di questa turnazione. Avendo per altro un portiere titolare fortissimo ma ancora inesperto, che avrebbe bisogno di giocare tanto. In difesa sarebbe assurdo pensare di nuovo a tre centrali. Diciamo che si torna all’antico. Considerando anche gli infortunati sugli esterni ci sono 3 nomi per due maglie. Di Lorenzo non si discute. A sinistra potrebbe stavolta toccare ad Hysaj. In mezzo Koulibaly e Manolas sembrano i favoriti, ma con Ancelotti mai dire mai.

Poi entriamo in un campo misterioso. A centrocampo sono contati, ma non sappiamo come si giocherà. E non sappiamo se come spesso (sbagliando) non si utilizzi Insigne arretrato. Non sappiamo neanche il sistema di gioco. In un 4-4-2, considerato l’assenza di Allan, potrebbero giocare Callejn, Elmas, Zielinski e Fabian. In un 4-3-3 (che noi continuiamo a preferire) Callejon potrebbe essere portato più avanti, con Insigne a sinistra e a questo punto Mertens in mezzo. Ma sarebbe un Napoli troppo sarriano, e Carletto non ama questo fatto.

C’è anche l’opzione Llorente, ma il tecnico in genere lo vede nei minuti finali. Di certo Insigne dovrà giocare, poi si vedrà in quale ruolo. Perché sarebbe assurdo non farlo giocare, e si aprirebbero scenari imprevedibili.
Diciamo che con Sarri l’attesa per la formazione ufficiale era nulla, adesso sin troppo “eccitante”.
Ipotizziamo: Ospina; Di Lorenzo, Manolas,Koulibaly, Hysaj; Callejon, Elmas, Zielinski, Fabian; Insigne, Mertens.

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