Gli aspetti tecnici sono affidati ai colleghi. Della partita, del campo, dei calciatori, di Calzona, la sua strategia ed i suoi modi, è compito di chi è meglio attrezzato.
Del Napoli, degli allenamenti via web e dei droni su Castelvolturno, stendiamo un velo mesto e pietoso.
In settimana, avevo scritto di Gasperini censore di De Laurentiis, Atalanta giudice del Napoli e di Calzona.
Nulla è casuale. Il caso non appartiene alla fortuna. Ogni risultato, di una azienda di lacci da scarpa o che si occupa di show, non è mai frutto di una estemporanea intuizione. La linea che distingue i dilettanti allo sbaraglio ed i professionisti di livello, è proprio nella capacità di pianificare il futuro nel presente.
Il Napoli campione d’Italia è imploso. Non è meno forte dello scorso anno, è vittima di una programmazione arrogante ed ingenua.
L’ Atalanta è l’azienda più seria del calcio italiano ed oggi al Maradona, lo ha dimostrato.
Napoli – Atalanta 0-3.
Fuori da ogni competizione. 3 allenatori cambiati. Uno peggio dell’altro.
Uomini impreparati alla questione, alla situazione ed alla realtà Napoli.
Silenzio.
Silenzio assoluto.