Cosa si potrebbe pensare, se nel caso specifico, si affermasse che Napoli dimostra civiltà rispetto a chi marcia e crea caos nella nostra città? E come mai queste persone sono pervase dalla voglia di devastare casa altrui mentre a Berlino fanno i “bravi ragazzi?”

Si comincia con due interrogativi, ma alla fine la risposta e solo una: la Baronessa Thatcher insegna la mancanza di una legge che impedisca questo scempio nel nostro paese.

Dopo l’appuntamento notturno sul Naviglio tra tifosi del Milan e quelli del Psg provocando caos e devastando l’inverosimile questa notte è toccato a Napoli (già successo in passato con i tifosi dell’Eintracht). Ancora una volta abbiamo assistito ad una “notte di terrore” in pieno centro.

Protagonisti della guerriglia i tifosi dell’ Union Berlino. Tifosi per modo dire. Il calcio e il tifo è ben altro concetto rispetto a quello che abbiamo vissuto in queste ore. Gli ultrà tedeschi infatti si sono radunati tra Piazza Garibaldi e Corso Umberto marciando fino a Piazza Dante.

Il trambusto di questa notte non è il primo caso vissuto. E’ doveroso ricordare il precedente con i tifosi dell’Eintracht e la guerra di Piazza del Gesù dove dove ci fu una vera e propria guerriglia urbana.

Questa notte, durante il percorso vi sono stati scontri con la Polizia che a sua volta li scortava, proprio per evitare contatti con i tifosi del Napoli, bloccando strade e creando panico tra i passanti ed automobilisti.

Il bilancio di tutto questo? Undici ultrà tedeschi arrestati su 200, un plauso alla Polizia che, anche se a fatica, ha saputo contenere la violenza inaccettabile dei tedeschi.

Ma ora però è bene domandarsi: quei 189 restanti dovrebbero assistere alla gara di Champions al Maradona?

La Thatcher è riuscita a distruggere il fenomeno Hooligans. Perché’ ancora oggi la politica ed il calcio stesso non usano il pugno di ferro allineandosi a tale legge? Ancora una volta Napoli viene devastata in casa sua da dei delinquenti  vestiti da tifosi giunti a far danni e creare panico per il solo gusto di sentirsi forti.

Ebbene il primo grazie va ai tifosi azzurri che non sono caduti nella provocazione dimostrando civiltà e buon senso, poi alla Polizia che ha saputo ripristinare l’ordine e far tornare la tranquillità in città.