L’assenza di attaccanti italiani nelle primissime posizioni della classifica marcatori in Serie A è un grosso problema, specialmente in ottica Nazionale. Il campionato non offre veri fuoriclasse del ruolo, così Spalletti deve affidarsi ai “soliti noti”, avendo ben poche opzioni valide per arricchire il reparto offensivo dell’Italia in vista degli Europei di giugno.

Una carenza di alternative davvero credibili, che poi si riflette nelle decisioni del commissario tecnico. Partendo proprio dalle convocazioni per la recente tournée negli Stati Uniti, è possibile evidenziare la spasmodica ricerca di un centravanti titolare, considerando invece il vasto bacino di offensive player – ali, trequartisti o seconde punte – cui può attingere l’Uomo di Certaldo.  

Insomma, nonostante manchino ancora un paio di mesi all’inizio della rassegna continentale in Germania, i dubbi non si diradano. Ad alimentarli, innanzitutto la situazione di Ciro Immobile, spesso oggetto di critiche feroci quando veste l’azzurro: ormai non appare più inamovibile come un tempo nelle gerarchie per la maglia numero nove. Una mancanza di fiducia assoluta, che associata a qualche problema fisico, ha tenuto il bomber della Lazio ai margini del viaggio oltre oceano.   

Punta posizionale e associativa

Al netto degli esperimenti tattici nelle due partite nordamericane, poiché Spalletti sembra orientato comunque a schierare la squadra con un vertice alto, supportato da due esterni in grado, a seconda del momento, di occupare i mezzi spazi piuttosto che aprirsi in ampiezza, attualmente Mateo Retegui veicola una gradevole sensazione di efficienza negli ultimi sedici metri. In effetti, la doppietta rifilata al Venezuela ha rafforzato la posizione del genoano. Anche se in campionato è fermo a quota sei reti.    

Se il C.T. decidesse di contestualizzare le sue scelte legandole alle dinamiche del campionato, rimane forte la percezione che Gianluca Scamacca possa ribaltare ogni pronostico. E accaparrarsi il posto là davanti a scapito di una concorrenza agguerrita. L’atalantino non è stato convocato per le amichevoli con Venezuela ed Ecuador, a causa probabilmente di qualche incomprensione con lo staff tecnico (troppa PlayStation fino alle ore piccole in ritiro) nelle precedenti occasioni in cui è stato chiamato in Nazionale. Sostanzialmente, una sorta di provvedimento disciplinare, che sa tanto di punizione temporanea. Per rimettere in riga quello che una fetta consistente di addetti ai lavori, perdonandogli qualche passaggio a vuoto in termini di continuità nel rendimento, considera il miglior attaccante centrale italiano di questa stagione. Che finora ha segnato sette reti in A.          

In ogni caso, Spalletti difficilmente si priverà di Raspadori. Morfologicamente diverso da Scamacca, e pure da Lucca, valutato soltanto in allenamento, visto che nella trasferta negli Usa il pivottone dell’Udinese non ha mai visto il campo. Jack è un giocatore dall’indole associativa, abile nel connettersi con i compagni, accorciando sulla trequarti per cucire la manovra. Peccato che nel Napoli stia facendo una fatica enorme, accentuando alti e bassi tali che l’hanno fatto passare da risorsa fondamentale nella fase offensiva dei partenopei a una solenne bocciatura, perdurando le sue difficoltà.

Attaccanti che difendono

Bisogna aggiungere che gli attaccanti della Nazionale devono essere capaci di lavorare assiduamente in fase di non possesso, nel 4-3-3. Generalmente, al terzetto offensivo viene chiesto di rimanere stretto a copertura del centro, con la chiara intenzione di schermare gli eventuali appoggi. Prima di far scattare l’aggressione sugli uomini più vicini alla zona palla.

L’idea è quella di forzare lo scarico verso le fasce. A quel punto, scatta la pressione coordinata, con l’esterno offensivo su quel lato che scivola lateralmente. Mentre il centravanti chiude la linea di passaggio all’indietro sul portiere, rendendo impossibile di riciclare il pallone e ricominciare l’azione in sicurezza. A completare il quadro, la mezzala di parte, che si alza coi tempi giusti, scalando in avanti in simbiosi con gli attaccanti. Perciò Spalletti terrà conto di questa caratteristica all’atto di diramare la lista dei convocati, affidandosi a giocatori offensivi con peculiarità spendibili in entrambe le fasi.

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