Nulla di fatto, il Napoli stecca la prima.

Nella gara d’esordio in Champions League, gli azzurri, per l’occasione giallo-azzurri, non vanno oltre lo 0-0 sul campo di una assai mediocre Stella Rossa. Questa di Belgrado, al di là della presunta leggenda del Marakana, era una gara da vincere assolutamente, troppo povera la squadra di casa che di Stella ha solo il nome. Su questo campo, con molta probabilità, passeggeranno le concorrenti del Napoli (LIverpool e Psg), dunque per Ancelotti ed i suoi si può tranquillamente parlare di occasione sprecata. Oltre al risultato, palesemente negativo, ci sono certamente aspetti che possono far sorridere, la squadra sembra aver, quasi del tutto, assorbito questo nuovo sistema, c’è più equilibrio tra i reparti e ne beneficia ovviamente la difesa che nelle ultime due gare, nulla ha lasciato alle squadre avversarie. Poco incisivo invece, il Napoli, in attacco, dove si pecca talvolta di troppa leziosità.

PRIMO TEMPO – La traversa ferma Insigne.

Ancelotti per il suo esordio in Champions sulla panchina del Napoli, cambia qualcosa rispetto alla vittoria con la viola. Dentro Opsina, Fabian e Milik, in luogo di Karnezis, Hamsik e Mertens.

Il napoli inizia subito bene la gara, arrivando in maniera minacciosa verso la porta di Borjan. Il più pericoloso degli azzurri, manco a dirlo, è Lorenzo Insigne. Il “folletto” di Ancelotti va vicinissimo alla rete al diciottesimo quando il suo tiro si stampa sulla traversa a Borjan battuto. La differenza tra le due squadre è notevole ed i padroni di casa rischiano nuovamente la capitolazione alla mezz’ora, ma Borjan di piede, in stile Garella, dice no a Milik. Ancora, Napoli, sempre Napoli, solo Napoli, con Milik, Zielinski e Callejon che più volte si rendono pericolosi ma non sfondano il muro serbo.

SECONDO TEMPO – Napoli pericoloso ma non incisivo

Il secondo tempo sembra una registrazione del primo, Napoli in attacco e Stella Rossa arroccata in difesa in attesa del contropiede giusto. Ad andare vicino alla rete è Insigne che ben servito da Mario Rui, manca il tap-in vincente. Poi , cinque minuti dopo è lo stesso Rui direttamente da calcio di punizione a colpire la parte alta della traversa. E’ un assedio quello del Napoli. Ancelotti fa entrare Mertens ed il belga sfiora per due volte la rete del vantaggio, denotando però poca cattiveria negli ultimi sedici metri. E’ la volta di Callejon che al 22′ si vede respingere sulla linea di porta a portiere superato una sua conclusione a giro. Ancelotti prova a mettere tutto il potenzia offensivo in campo concedendo spazio anche ad Hamsik ed Ounas, ma il risultato non si sblocca. ed a giudicare il valore dell’avversario questo pareggio ha il sapore amaro della sconfitta.

 

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