Continua la farsa a seguito della partita non giocata del Toro contro la Lazio. Diciamolo subito: il protocollo è chiaro il Toro non poteva partire e giocare contro la formazione di Lotito.

Il protocollo firmato e condiviso da tutti compreso Lotito dice chiaramente in un paragrafo “salvo disposizioni delle autorità sanitarie locali”. Il Presidente Lotito insieme al suo DS Tare invocano il rispetto delle regole e del protocollo senza però ricordarsi che la sua squadra è coinvolta in uno scandalo legato ai falsi tamponi proprio dei suoi tesserati su tutti Immobile proprio contro il Toro nel girone di andata.

La Lazio potrebbe essere pesantemente penalizzata in caso di sentenza di condanna da parte degli organi giudicanti.

Lotito si sa è quanto mai presente in Lega Calcio e la sua influenza è da anni accertata negli ambienti come è altrettanto assodato il suo pessimo rapporto per non dire peggio nei confronti di Urbano Cairo Presidente del Torino.

Nel frattempo il giudice sportivo anche alla luce del caso Napoli Juve con l’assoluzione del Napoli e conseguente partita di recupero da disputare ha deciso di non decidere, il tutto mentre ben sapendo che il Toro non sarebbe mai partito la Federazione inviava comunque i Direttori di Gara con una spesa inutile di quasi 70.000 Euro!

Il Presidente Gravina il giorno prima della gara invocava a gran voce il rinvio della gara mentre la Lega Calcio con Lotito membro attivo dell’assemblea sembrava essere nuovamente completamente sorda.

Il paladino delle regole laziale sta già muovendo i suoi passi presentando eventuale ricorso per poter vincere a tavolino la partita alla faccia della sportività argomentando il ricorso fondamentalmente in 3 punti e prendendo spunto dalla sentenza di Juve Napoli.

L’esito sicuro e certo sarà comunque il recupero a data da destinarsi con buona pace del vulcanico presidente biancoazzurro ma una cosa è certa: il calcio italiano ha nuovamente fatto una pessima figura dimostrando che i giochi di palazzo e potere sono l’unica cosa che conta in un calcio sempre più malato.