A volte mi stupisco di quanto io sia intelligente: pensate un po’, ho sempre creduto che il vero vulnus nella rosa del Napoli non fosse nella mancanza di un esterno difensivo, e neanche in un attaccante di peso. Il vero problema dall’inizio della stagione a mio avviso era la mancanza di una alternativa a Callejon, Mertens e Insigne, un giocatore capace di ricoprire tutti e tre i ruoli.
Poi, essendo intelligente, molto intelligente, rifletto: atteso che io sia molto intelligente, lo sono al punto tale che capisco che non è possibile che tutti gli altri siano imbecilli. Vuoi vedere che sono addirittura più intelligenti del sottoscritto e fanno, come si dice, gli scemi per non andare a fare la guerra? Deve essere così, non ci sono dubbi: sono intelligente ma non al punto da capire che è meglio fare lo scemo per non trovarsi in guerra, da solo per di più.
Scherzi a parte (ma non troppo) non ci voleva un genio del calcio per capire che questo Napoli già prima degli infortuni di Milik e Ghoulam aveva un buco in organico. L’infortunio di Milik ha solo accentuato un problema preesistente: se andate a rileggere i tabellini delle gare prima dell’infortunio bis del polacco Insigne e Callejon hanno sempre lo giocato, per loro non c’è mai stato un’alternativa.
Giaccherini, per un motivo o per un altro, ma non sta a noi dire se la cosa sia giusta o meno, da Sarri non è mai stato preso in considerazione. Essendo stato per altro a Napoli anche lo scorso anno era facile capire che anche quest’anno le cose non sarebbero cambiate per nulla. Quanto a Ounas sarà anche bravissimo (ma deve ancora dimostrarlo, e non lo aveva dimostrato neanche in Francia), ma non è pronto fisicamente per la serie A. Per qualsiasi partita di serie A, come ha dimostrato in Coppa Italia contro l’Udinese, quando rimbalzava letteralmente contro avversari tutt’altro che straordinari.
Sarri è uno che non ama le interviste, ma che quando parla dice sempre le cose che pensa. Anche se spesso sono politicamente scorrette. Venerdì sera, per dirne una, a chi gli chiedeva se non pensava che Allan meritasse la nazionale brasiliana ha risposto candidamente: “Spero proprio di no”. Spesso dice che lui non si occupa di mercato. Lo dice con una continuità tale che pare evidente che la cosa non gli fa piacere. Stavolta ha detto qualcosa in più: ha specificato, senza entrare nel merito, che nell’organico del Napoli c’è un buco, e non si tratta di una prima punta o di un esterno. Un messaggio chiarissimo alla società. Non che in società non lo sappiano. Perché anche se non si occupa di mercato in prima persona è chiaro che ne parlerà, con Giuntoli ed anche con De Laurentiis. E poi, e torniamo a quanto scritto all’inizio, Sarri essendo, al pari mio, molto intelligente non può immaginare che gli altri siano stupidi. Sa bene che, almeno Giuntoli, che è uomo di calcio, una cosa del genere la capisce benissimo. Se ha detto una certa cosa non è certo per dare una informazione a chi fa mercato. Lo ha detto per far sapere in maniera ufficiale che lui ha una necessità. Così anche chi è talmente intelligente da fare lo scemo per non andare in guerra adesso non può più dire o scrivere certe cose. E’ costretto a dire o scrivere cose intelligenti…
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