Nel calcio si sa contano i risultati e anche se è ancora presto per tracciare un bilancio possiamo già dire che le ultime due uscite del Toro di Juric sono davvero confortanti. Due vittorie intendiamoci fin da subito meritate ma soprattutto ottenute con il gioco. Il Toro sceso in campo a Sassuolo ha impressionato per qualità di gioco ed intensità con almeno
7/8 nitide occasioni da gol create.

I nuovi interpreti voluti dal tecnico di Spalato si sono subito inseriti bene negli schemi tattici e sono risultati decisivi per il risultato finale. Su tutti l’ex Wolfsburg Brekalo. L’esterno croato è giocatore di altra categoria con giocanti ficcanti oltre che aver fornito diversi assist per i compagni che però hanno sciupato malamente (vedi Lukic e Sanabria), bellissima l’azione conclusasi con un tiro a giro fermato solamente dal palo.

Praet e Pobega vanno a completare un centrocampo finalmente di qualità che con Mandragora lasciato incautamente in panchina (entrato il napoletano il Toro ha segnato subito) può davvero far ambire ai granata a traguardi più prestigiosi. Un Toro così non si vedeva da anni. Una squadra plasmata ad immagine e somiglianza del suo tecnico: Pressing alto ed asfissiante e giocate in velocità con un giro palla finalmente non fine a stesso ma finalizzato sempre o alla verticalizzazione o agli inserimenti dei laterali.

Buone le prove degli esterni compreso Aina fischiato ingenerosamente dai tifosi granata contro la Cremonese.
Se la fase offensiva sembra aver trovato i giusti meccanismi da registrare la fase difensiva. Troppe le occasioni da gol lasciate dai granata con il Sassuolo che ha comunque colpito due pali e troppe volte si è ritrovato attaccanti a tu per tu contro Milinkovic Savic (buone le sue ultime prove).

A proposito di Milinkovic: qualcuno ci spieghi cosa serva avere un portiere alto 2 metri se poi non esce mai su palla alta. Il lavoro svolto comunque fin qui da Juric è da voto alto in pagella. Ora bisogna solo lasciarlo lavorare serenamente ed evitare inutili litigi interni. Si vocifera di una discussione più che accesa in settimana tra il tecnico Juric ed il patron Cairo su questioni tattiche.

Ecco visto che abbiamo forse ritrovato una parvenza di Toro nella squadra l’importante è non ritornare al Torino FC di Urbano Cairo, squadra senza ne anima ne corpo e Juric venga lasciato tranquillo di svolgere ciò che sa fare meglio: allenare.