La Serie A riaccende i motori. Archiviato lo spazio dedicato alla Nations League ed alle varie Nazionali, per il Napoli è tempo di rientrare in clima campionato. L’anticipo di oggi, che apre l’ottava giornata, appare tutt’altro che agevole.
Il Torino viene da tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Circostanza che non ha permesso ai granata di affrontare la sosta con serenità. La pausa, tuttavia, è servita a Juric per stimolare i suoi a prestare maggiore attenzione ai particolari, lavorando sui problemi di concentrazione che hanno caratterizzato le uscite con Atalanta (due rigori causati da altrettante leggerezze difensive, Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e Sassuolo.
Specialmente la carenza sul piano della produzione offensiva contro i neroverdi impone al Toro la necessità di cambiare rapidamente il trend. Anche perché il calendario non consente distrazioni al cospetto degli azzurri, che guidano la classifica assieme all’Atalanta.
Qui Napoli
Il dubbio tra Lozano o Zerbin assilla Spalletti, tentato dall’idea di invertire le gerarchie consolidate questa estate. Al posto del messicano, tornato dalla trasferta in sudamerica da poche ore ed in gruppo solo per la seduta di rifinitura, si fa progressivamente strada l’idea di utilizzare l’ex Frosinone. Già preferito a El Chucky nel convulso finale di San Siro. Contro il Milan, ha palesato difficoltà a contenere Theo Hernández, ma resta un esterno con grandi potenzialità e gamba, spendibile in entrambe le fasi del gioco.
A proposito di incertezze: Rrahmani ha saltato la prima di Nations con il Kosovo per un fastidio al ginocchio destro, strascico del match contro i rossoneri. In ogni caso, poi ha giocato 64′ nella gara con Cipro. Rientrato a Castel Volturno, si è allenato regolarmente. Insomma, all’allenatore spetta l’ultima parola, decidere se schierarlo oppure concedergli un turno di riposo. Qualora l’uomo di Certaldo decidesse di preservarlo in vista della trasferta di martedì in Champions con l’Ajax, fiducia a Ostigard.
Per il resto, conferma per il terzetto composto da Lobotka in regia, supportato da Zielinski e Anguissa. Ci saranno, inoltre, Meret tra i pali e la linea difensiva con Di Lorenzo, Kim e Mario Rui.
In attacco, fermo restando il dubbio a destra, l’unico sicuro di una maglia è Kvaratskhelia. Mentre nel ruolo di centravanti Simeone rimane leggermente favorito su Raspadori. Occhio, però, alla possibilità di vedere l’ex Sassuolo impiegato da esterno.
LA PROBABILE FORMAZIONE
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti.
Qui Torino
Sull’undici da mandare in campo, Juric ha le idee abbastanza chiare: in porta, confermata la fiducia in Vanja Milinkovic, assoluto protagonista nella Serbia. A differenza del collega, Etrit Berisha, rimasto tristemente in panchina con l’Albania.
Davanti all’estremo difensore serbo giocheranno Buongiorno e Rodriguez. Per l’ultimo posto nel terzetto è ballottaggio tra Djidji e Schuurs, con le quotazioni dell’olandese in netto rialzo.
Perdurando l’assenza di Mergim Vojvoda, si va verso la conferma in fascia di Wilfried Singo e Valentino Lazaro. Con Sasa Lukic e Karol Linetty a completare il quartetto di centrocampo.
Miranchuk torna a disposizione 48 giorni dopo l’infortunio. Ha recuperato appieno dalla lesione del bicipite femorale della coscia destra, e dunque si appresta a respirare nuovamente il profumo del rettangolo verde. Ovviamente, comincerà dalla panchina. Sulle corsie offensive, quindi, agiranno Nikola Vlasic e Namanja Radonjic, alle palle di Tonny Sanabria.
LA PROBABILE FORMAZIONE
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric.
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