Napoli – Udinese 3-2 si gioca due volte nello stesso pomeriggio. Ha una trama articolata e quasi thriller.
Spalletti ci mette del suo serve dirlo. Un pizzico di colpevole leggerezza. Probabilmente un segnale che la squadra interpreta male. Due partite. La seconda inizia quando molti sono convinti che la pratica friulana sia evasa.
11 vittorie consecutive. 13 su 15 stagionali.
41 punti. Primi in classifica.
Due partite abbiamo detto.
Una che dura fino al 60′ del secondo tempo ed un’altra che dura una mezz’ora di fatica.
Due Napoli, due Udinese.
Un Napoli cinico, furbo e superiore ed uno che tira i remi in barca troppo presto. Stessa cosa fa l’Udinese. Una prima fase di rincalzo ed una seconda arrembante.
Presunzione?
Al 60′ sul 3-0, Spalletti fa i suoi cambi e la testa corre alle vacanze. Il mondiale alle porte e la sosta da primo in classifica. Oggi si è capito che nulla può essere concesso a nessuno. Trenta minuti al 70% non possono bastare, serve concentrazione per 95 minuti.
3-2 e 3 punti resta il dato di fatto. Con fatica e non è detto sia un male.
3 punti per capire che ci sarà da combattere fino alla fine, consapevoli della grande forza di cui il Napoli 5.0 è padrone.
Intelligenza ed equilibrio.
Al cinismo evidenziato oggi servirà lucidità.
Un nuovo tassello da mettere in casa propria.
La crescita passa anche attraverso certi momenti di fatica, sacrificio e gestione.

