Demme cerca casa

Buongiorno tifosi abbiamo bisogno di una premessa. Serve per non esser tacciati di “anti”. Non siamo bastian contrari, facile il carro degli entusiasmi. Cerchiamo di essere graduali e per questo esaurienti. Guardiamo il tutto da ogni angolo.Trattato ieri, da colleghi ben equilibrati, il caso Fabian Ruiz, oggi cerchiamo di capirci qualcosa riguardo Diego Demme.Tedesco di Herford a dispetto del nome che ne farebbe un latino, era arrivato a Napoli richiesto da Gattuso per dar un pizzico di corsa e consistenza ad un centrocampo macchinoso. In effetti Diego somiglia a Rino. Piccoletto, tutto corsa ed essenzialità. Recupero palla e la cedo, il mantra dei piccoli di centrocampo. Minimo particolare Rino era protetto da Pirlo e quando recuperava cedeva al signor Seedorf o kaka.

Guardiamo a noi.

Dopo una bella serie di prestazioni di livello, cedere ed appoggiare, Fabian Ruiz a supporto, complice qualche fastidioso infortunio, il cambio di allenatore e soprattutto l’esplosione di Lobotka ed Anguissa, Diego è retrocesso in terza fila. Da li partono i piazzati non i vincenti. In questi giorni il procuratore ha fatto sapere che Demme, Diego, ha bisogno di spazio e minuti. Ci si guarda intorno. È giusto. Diego qui è abbastanza chiuso. Il mercato è in perenne fibrillazione. Non c’è sosta. Fabian ha la valigia in camera ma non ha ancora il biglietto del volo. Meret gioca ma col fantasma di Navas. Insomma Diego deve far valutazioni. Ci sarà spazio col contagocce. Champions e non Uefa League. Campionato da competere non da piazzare. C’è la Ricostruzione ma l’asticella si è alzata. Se non altro bisognerà provarci senza alibi. A questo punto della vicenda alcuni nok non possono aver alcun tipo di garanzia e se si vuol giocare bisogna far due conti. Pensaci Diego.