Esattamente 30 anni fa ebbe luogo il matrimonio tra Diego Armando Maradona e Claudia Villafañe. I due erano fidanzati da 10 anni e ufficializzarono la loro unione in quel di Buenos Aires. Qualche anno prima, Maradona e Claudia si erano concessi una vacanza in Polinesia dopo la vittoria del mondiale 1986.

Alla festa parteciparono, tra gli altri, Fausto Leali, Franco Califano, Fidel Castro, Carlos Menem, Mauricio Macrì, Guillermo Coppola (manager di Maradona), Fito Páez e Alfredo di Stefano e altri 250 italiani tra cui due capi ultrà del Napoli. Maradona parlò di “festa di matrimonio comune, come qualsiasi coppia”. L’asso allora militante nel Napoli spese 2 milioni di dollari per il matrimonio, beccandosi le critiche della stampa argentina e italiana.

La cerimonia ebbe luogo presso la Iglesia del Santísimo Sacramento a Buenos Aires e fu blindata alla stampa. La sposa entrò in chiesa al suono dell’Ave Maria. Il vestito di Claudia, disegnato dalla nota stilista Elsa Serrano, aveva oltre 800 cristalli e oltre 800 pietre preziose. Dopo la chiesa, la coppia e gli invitati si recarono allo stadio coperto Luna Park, dove erano passati Frank Sinatra, Liza Minelli e papà Giovanni Paolo II. Lo stadio si trasformò in una spledida e sfarzosa sala cerimonie ideata da Miguel Ernesto Caldenley. Gli sposi arrivarono allo stadio a bordo di una Dodge Panthom del 1937, veicolo appartenuto Fritz Mandl, un trafficante d’armi tedesco che si era visto confiscare l’auto da Joseph Goebbels, il quale la voleva per sé (gli era poi stata restituita grazie all’intervento di Adolf Hitler).

Diego pagò un volo charter a tutta la rosa del Napoli. A mezzanotte fecero la loro entrate in scena Diego Armando Maradona e Claudia Villafañe sotto le note di Inno alla gioia di Beethoven e Alleluja di Haendel. Un paio d’ore dopo fu servito un buffet a base di caviale, aragoste, jamón serrano, salmone affumicato e pregiati formaggi, tra le altre cose. La torta era imponente ed era composta da 8 strati, contenendo 99 anelli d’oro e un anello di diamanti. Quando gli sposi tagliarono la torta, risuonava Momenti di gloria di Vangelis.

Senza trascurare alcun dettaglio della preparazione dell’evento, la sposa selezionl un’ampia e costosa lista di nozze che comprendeva una testa di cavallo intagliata in cristallo da 11 mila dollari, piatti da 4.000 dollari o cinque bottiglie in miniatura di Venini.

Alle sette di mattina, Diego e Claudia, assieme alle due figliolette e a un gruppo di amici, lasciarono il Luna Park e si diressero verso un jet privato, che li condusse verso Capri.

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