Nove partite, quattro gol, cinque assist. Duvan Zapata sta dimostrando alla Sampdoria quello che in parte aveva già fatto vedere all’Udinese e con le sue giocate ha conquistato la nazionale colombiana e magari andrà al Mondiale. Il Napoli, invece, non ci ha creduto, forse semplicemente perché doveva far cassa o perché non rientrava nei piani di Sarri. Il centravanti ha raccontato a Il Giornale il suo brutto ricordo dell’estate azzurra.
“A Napoli sono arrivato nel 2013 e ho trascorso due stagioni positive, il mio ruolo era chiaro, ero il vice-Higuain e dovevo rubare i minuti possibili. Ma quest’estate avevo capito di non essere parte del loro progetto. Io e Strinic ci allenavamo separatamente, facevamo il riscaldamento con gli altri e i lavori specifici da soli. Sarri faceva quello che gli aveva chiesto la società, emarginarmi. Della squadra e dei tifosi ho un buon ricordo. Ma dei dirigenti meglio che non parli, non direi qualcosa di educato. In ogni caso dovrò sempre ringraziare il Napoli che è la società che mi ha portato in Italia e mi ha fatto conoscere”.
Giornalista