Di Vincenzo Famiglietti

A due settimane esatte dalla supersfida di Barcellona- o per meglio dire col Barcellona dato che non è ancora sicuri che si giocherà al Nou Camp- il Napoli strappa con i denti, e con una carezza della buona sorte, tre punti fondamentali. Non tanto per una classifica e un campionato ormai decisi. E che poco hanno da offrire agli azzurri, se non una passarella per i colori. La vittoria sul Sassuolo conta molto. Sul piano morale, al 99 per cento. Perché viene dopo l’indigesta sconfitta di Parma, ed anche in vista degli ultimi 180′ di campionato che vedranno sul cammino dei ragazzi di Gattuso Inter e Lazio. Due gare in salita e potrebbe pure succedere che non le si vinca. Previsione scellerata ma meglio mettere in conto anche il flop nei momenti delicati.

E come ci si sarebbe presentati al cospetto di Messi e Suarez, reduci da un filotto di risultati così così. Magari senza averne vinta neppure una nelle ultime apparizioni italiane. Certo, vai a vedere che il Napoli batta nerazzurri e biancocelesti-sarebbe una piccola impresa- ma intanto meglio uscire sorridenti da una partita da psicanalisi. Quella col Sassuolo, appunto. E al futuro si penserà con gambe e testa più leggere, dopo tre punti arraffati pure in modo cinico, fortunato, e secondo tutti i dettami delle partite più pazze del mondo. Certo, il Npaoli come da copione ha sciupato più che poteva, però alla fine due centri li ha fatti.

A questo punto, è tutto finalizzato, anche se Gattuso non lo dice, al ritorno degli ottavi di Champions. Sarà importante che il Napoli ci arrivi con una bella scarica di adrenalina, con fiducia e sicurezza nei propri mezzi.

Per questo apparente banale motivo, era fondamentale battere il Sassuolo, pur col beneficio del Var e con un record di reti annullate agli avversari Quattro. Bisognava vincere, perché solo la vittoria avrebbe rasserenato gli animi dopo una piccola altalena di risultati.

Di lieto c’è anche che il Napoli non ha incassato gol, o almeno gol validi: succedeva da otto gare che Meret o Ospina dovessero raccattare almeno un pallone dal sacco. Attenzione: col Sassuolo la difesa ha spesso ballato motivi stonati e girato a vuoto. Però almeno la matematica non è opinione: 2-0.

Poi di spumeggiante ci sono stati gli exploit di due navigati azzurri, in declino nell’ultimo anno, anche a causa della disordinata gestione Ancelotti, e rinati ai danni di De Zerbi: Hysay ed Allan. Per l’albanese è il primo gol nel Napoli ed in serie A. Per il brasiliano appena il secondo in stagione. Ma sono due lampi di buon auspicio. Contro il Barcellona servirebbe eccome l’esperienza di Allan, anche se la sua miglior condizione purtroppo è oggi solo un bel ricordo.Si va verso la volata finale con un mezzo sorriso. Credeteci, a volte nel calcio fa un gran bene vincere pure così

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